Bar ristoranti e palestre: cosa ci sarà dentro il nuovo stadio? A che punto è l’iter sulla variante? I tempi previsti?
Portoghese: “È stata presentata un’illustrazione della nuova proposta della variante che abbiamo approvato 18 mesi fa: stiamo parlando di novembre 2019 e adesso arriva in commissione la versione definitiva e sembrerebbe apportare alcune modifiche: volumi commerciali che potrebbero avere anche un’altra destinazione. Possono essere utilizzati anche per altri scopi non commerciali, però non abbiamo ancora un dettaglio di questi aspetti.
Era la nostra preoccupazione a novembre del 2019 quando la giunta Truzzu rivoluzionò la nostra proposta, che era molto semplice e lineare, perché le parti commerciali erano all’interno dello stadio e spostando i volumi fuori si è complicata una variante urbanistica che, a seguito della prima adozione, avrebbe potuto comportare qualche mese per l’adozione definitiva.
Ma sono trascorsi 18 mesi e ci ritroviamo oggi, forse, a giugno ad approvare la variante”.
Mannino: “Quest’ultima variante si può migliorare ancora.
Io ho sempre sostenuto l’idea di una Cittadella polifunzionale, veramente innovativa, che dà sempre il servizio non solo con negozi e per questo si sta valutando l’ipotesi di meno negozi e più servizi che andrebbero anche a riportare un po’ di qualità in un quartiere che era stato, in parte, abbandonato.
Il ragionamento, quindi, che va fatto è che sicuramente è una proposta che soddisfi tutti”.
Adesso i tifosi si chiedono quanto ci vorrà per questo stadio: “In realtà – spiega Portoghese – come noi avevamo già segnalato 18 mesi fa, il fatto di introdurre questo tipo di modifiche, ovviamente, modifica anche il piano economico-finanziario che era stato depositato dal Cagliari Calcio e comporta anche un ritardo. L’approvazione definitiva dovrà presentare un nuovo piano economico finanziario alla base del progetto, perché cambiano le volumetrie commerciali e sono fuori e non più dentro. Non sono più solo commerciali ma anche con altri utilizzi e quanto ci metterà questa giunta a portare il piano in consiglio comunale?
Tutti hanno bisogno di un grande impianto nuovo, moderno anche con delle strutture di servizio e che questo possa essere anche un modo per rilanciare il quartiere di Sant’Elia e di San Bartolomeo. Continuiamo a essere critici, noi avevamo previsto di fare aree verdi, strutture di servizio molto leggere e invece stiamo parlando, tra l’altro, di 190 mila metri quadrati di commerciale, 120 per il turistico-alberghiero e 500 mila per lo stadio”.
Risentite qui l’intervista del direttore Jacopo Norfo e di Paolo Rapeanu
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