A Cagliari sono tornate anche le vespe orientali. Dopo i primi avvistamenti di qualche anno fa, puntualmente con l’inizio dell’autunno sono ricomparsi gli insetti che, all’inizio, erano abituati a soggiornare in zone quali Madagascar e Medio Oriente. Già da tempo, invece, uno dei loro habitat naturali è quello delle terre bagnate dal mar Mediterraneo. Tra gli ultimissimi avvistamenti in città spicca il parco di Terramaini, molto vasto e popolato, ogni giorno, da famiglie e da sportivi. Non solo: nuovi avvistamenti si registrano anche a Pirri e in altre zone del capoluogo ricche di piante, inclusa la zona di Sant’Avendrace. Chi è abbastanza coraggioso ha acceso la fotocamera dello smartphone e le ha fotografate, trovando poi conferma che si trattasse proprio della “Vespa Orientalis”. La vespa orientale si riconosce per la tinta intensamente rossiccia quasi uniforme, spezzata soltanto dal colore giallo presente in una larga banda nell’addome, ed in una macchia sulla testa. E, particolare non di poco conto, è abituata a nidificare soprattutto nei terreni, dunque ben al di sotto dei tetti utilizzati da tanti altri insetti.
La puntura può essere dolorosa, la vespa rilascia in automatico del veleno e può portare a uno choc anafilattico in caso di persone allergiche. La quantità di veleno è molto simile a quella degli altri “imenotteri” (questo il termine scientifico corretto) pungenti e non si tratta di un insetto più pericoloso rispetto ad altri già presenti alle nostre latitudini.









