Maxi operazione di intelligence svolta dal personale di polizia penitenziaria della casa circondariale di Nuoro, assieme al reparto cinofilo. Un familiare di un detenuto alta sicurezza di origini pugliesi è stato scoperto mentre durante il colloquio cercava di introdurre della sostanza stupefacente e cellulari. A segnalarlo è segretario regionale del Sappe, Luca Fais.
L’atteggiamento nervoso dell’individuo ha insospettito gli operatori che hanno messo alle stette e l’hanno convinto a consegnare il materiale proibito, ben occultato in alcune parti del corpo. Le operazioni di perquisizione sono state estese immediatamente presso l’abitazione occasionale del familiare situata in un b&b della città nuorese dalla quale emergevano altri telefoni, schede sim, sostanza stupefacente droga e denaro contante.
Ora l’uomo si trova in stato d’arresto in attesa del processo per direttissima. La piaga dei micro telefonini continua ad impegnare la polizia penitenziaria portandola a tenere la massima attenzione durante le operazioni di servizio.












