Il balordo, un 33enne sardo, ha aggredito un poliziotto, ferendolo a una mano. Per chi lavora nella struttura penitenziaria si tratta dell'ennesimo gesto folle, la Cisl: "È uno di quei carcerati che dovrebbe scontare la pena fuori dalla Sardegna"
L’uomo si è scagliato contro i poliziotti mentre stavano cercando di curarlo. Ha prima sferrato un pugno a un agente e poi, per evitare di essere bloccato, ha ferito anche il collega. L’ira dei sindacati: “Non possiamo continuare a subire violenze e aggressioni in carcere”
Il balordo, già noto per essere una "testa calda", è riuscito a fratturare una delle braccia di un'agente, che ne avrà per trenta giorni all'ospedale. Ferite e sette giorni di cure per l'altro aggredito, insorge il sindacato Sappe: "Un'escalation di violenza che non vede nessuna fine, i detenuti pericolosi vanno trasferiti e quelli stranieri rispediti nei loro paesi"
“Malati psichiatrici, tossici e disabili, anche 4 persone in celle da 6 mq per 2 senza personale per l'assistenza”, denuncia la garante regionale per le persone sottoposte a misure restrittive della libertà Irene Testa, “far vivere la comunità penitenziaria senza aria condizionata e ventilatori è scandaloso. Si punisce la malattia e si rinchiude il disagio”
Preoccupati i detenuti, i familiari e gli operatori penitenziari. Maria Grazia Caligaris: “Limitare l’orario di lavoro dei medici dell’emergenza alle ore notturne, dalle 20 alle 8, sembra significare che durante la giornata non possano verificarsi situazioni pericolose per l’incolumità di una persona detenuta”
Ancora un episodio di violenza nell’Istituto di UTA dove un detenuto ha barbaramente aggredito con una scarica di pugni un Agente mentre lo accompagnava nei cortili passeggi. L’Ispettore responsabile del turno ha cercato di intervenire immediatamente per fermarlo ma a sua volta è stato aggredito con pugni e ha subito lo squarcio in una mano nel tentativo di fermarlo
“La sanità penitenziaria nella Casa Circondariale di Cagliari-Uta si caratterizza per condizioni di estrema precarietà e non è in grado di garantire, soprattutto per alcune specializzazioni, la continuità terapeutica a 650 detenuti. Ultimamente è ritornato anche l’incubo dell’azzeramento del servizio 118 gettando nel panico i familiari delle persone private della libertà"
La struttura di Uta è uno dei dieci istituti penitenziari dell’isola. Al momento, ospita 656 detenuti (di cui 33 donne) a fronte di una capienza regolamentare di 561 posti. «Con i deputati e i senatori del PD abbiamo organizzato una visita in molte carceri italiane. Abbiamo potuto verificare le condizioni di detenzione e le condizioni di lavoro della Polizia penitenziaria» afferma il senatore Meloni
La protesta di Sdr: “Il ministro Nordio è stato male informato in merito alla situazione di Cagliari-Uta, anche perché allo stato attuale i detenuti del 41bis non possono essere ospitati senza matricola, area sanitaria e arredi”
Gli anni passano ma le emergenze principali, dietro le sbarre del più grosso carcere sardo, sono le stesse. Il direttore Marco Porcu: "40 detenuti in regime di alta sicurezza, molti ragazzi che hanno fatto abuso di stupefacenti. Cerchiamo di consolidare le attività lavorative, ci sono già dodici reclusi che lavorano per delle società esterne". VIDEO
Brillante operazione antidroga nel carcere di Uta, operazione congiunta del Nucleo cinofili con il cane Poliziotto Zoi e la Polizia Penitenziaria: rinvenute sostanze stupefacenti nel bagno di un'area dove si effettuano le attività trattamentali
Tre i cani antidroga impegnati, Artù un Springer Spaniel, Tobia un Labrador e Krisna un Pitbul, quest’ultimo, adottato dai cinofili della Polizia Penitenziaria dal canile “Qua la zampa” di Ossi, ha rinvenuto la sostanza stupefacente permettendone quindi il sequestro ed il mancato consumo da parte dei detenuti
Sono in netto aumento, rispetto al 2022, i casi di agenti picchiati o rimasti feriti in tutti i penitenziari isolani. Michele Cireddu della Uil: "Un 2023 tragico e soprattutto a Uta c'è bisogno di un comandante che riorganizzi tutto l'istituto"
Riaprì l’Asinara e gestì criminali come Riina e Bagarella. Curò nel 2014 il trasferimento dal penitenziario di Castello a quello di Uta. Il ricordo su Facebook: “La sua dedizione al benessere dei detenuti è stata evidente nell’impegno ad aprire il carcere alle associazioni di volontariato, consentendo una detenzione più umana”
Una lunga spirale di violenza nel penitenziario, altri due poliziotti feriti da uno straniero che, in pochi mesi, ha già ferito altri dodici agenti. Michele Cireddu della Uil: "Lavorare così è umiliante e impossibile,
"Le sue urla di dolore si sentivano per tutta le sezione dove era recluso. Quando venne trovato morto in cella, subì un pestaggio da parte delle guardie". E' un'accusa pesante quella che lancia Marisa Dal Corso, sorella di Stefano, oggi in una conferenza stampa alla Camera dei Deputati
Un notiziario ogni ora 24 ore su 24 e sette giorni su sette, strisce di news di quindici minuti in ogni fascia oraria principale e programmi in diretta nei quali si alternano ospiti qualificati con la voce degli ascoltatori, i veri protagonisti del progetto. Oltre che con le App e sui player, sintonizzate da oggi la vostra radio sul canale 12D per non perdere neanche una notizia sulla Sardegna!