Svolta turismo in Sardegna, sì alla ristorazione nelle case private

Via all’Home resturant. Proposta di Fdi in consiglio regionale: “Una specifica disciplina per consentire attività di ristorazione nelle abitazioni private e per l’utilizzo di abitazioni private a completamento del servizio di ristorazione tradizionale”


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Il gruppo di Fratelli d’Italia, con i consiglieri della Regione Sardegna Francesco Mura e Fausto Piga, ha presentato una proposta di legge per l’introduzione di “una specifica disciplina per consentire lo svolgimento di attività di ristorazione nelle abitazioni private e per l’utilizzo di abitazioni private a completamento del servizio di ristorazione tradizionale”.

Il consigliere Piga ha dichiarato che “Vogliamo contribuire a valorizzare il patrimonio enogastronomico della Sardegna e offrire nuove opportunità di lavoro e crescita che non devono essere considerate in concorrenza con le tradizionali attività turistiche e tantomeno con quelle della ristorazione”.

La realtà degli Home Restaurant si è affermata in modo naturale come risposta fisiologica a nuove economie ed esigenze. L’Unione Europea ne ha sempre riconosciuto il valore e le potenzialità ed ha più incitato gli Stati membri ad adottare misure a favore del comparto, nonostante ciò il governo italiano non è ancora stato in grado di adottare misure adeguate lasciando un vuoto che spesso si è prestato ad abusi da parte dei detrattori di questa attività.
Per un approfondimento sulla situazione attuale della disciplina, visita la nostra Guida.
“Dalla Sardegna arriva un importante esempio di quello che dovrebbe essere l’approccio da parte della politica e delle pubbliche amministrazioni al Social Eating e agli Home Restaurant”.

Così afferma con soddisfazione Gaetano Campolo, CEO di Home Restaurant Hotel, piattaforma leader nel comparto che da anni cerca di difendere il settore dagli attacchi delle associazioni di categoria che si sentono ingiustificatamente sentite minacciate dalla Sharing Economy.
Home Restaurant Hotel seguirà lo sviluppo della vicenda e sarà sempre disponibile per eventuali collaborazioni per delineare giuste linee guida per il settore.
“In questi anni – aggiunge Campolo – siamo entrati in contatto con migliaia di cittadini che vorrebbero mettersi in gioco e provare ad intraprendere un’iniziativa di Home Restaurant. Conosciamo molto bene le necessità del comparto e le potenziali criticità”.
In attesa di ulteriori sviluppi, non possiamo far altro che valutare positivamente questo approccio ed augurarci che altre regioni seguano l’esempio sardo.


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