I tentativi di truffa sono all’ordine del giorno e purtroppo molta gente ne rimane vittima quotidianamente, perdendo nel giro di un minuto i risparmi di una vita. Racconto la mia esperienza vissuta venerdì scorso 19 aprile, al fine di divulgare la notizia perché sempre più gente sia consapevole di quanto accade e possa evitare di cascare nella loro trappola: squilla il telefono, è il numero dell’assistenza clienti della banca dove ho il conto e rispondo. Un uomo certamente italiano, con un fare molto professionale si presenta: “Buongiorno signora, la stiamo contattando dall’assistenza clienti perché allarmati da un tentativo di pagamento su Amazon tramite la sua carta, ma che proveniva da una città che non sembra essere la stessa da dove effettua pagamenti di solito. Lei si trova a Bergamo?”. A quel punto mi allarmo anch’io, mentre l’ “operatore” mi invita a stare tranquilla, rassicurandomi di aver bloccato il mio account per i pagamenti online e mi chiede di entrare nell’app con lui in linea per sistemare la situazione, spiegandomi che mi avrebbe suggerito cosa fare. A quel punto, la mia collega, che ha assistito al dialogo, mi esorta a chiudere la chiamata. Io le mostro che è il vero numero dell’assistenza clienti, ma lei insiste di chiudere, sicura che si tratti, nonostante tutto, di una truffa. Così liquido il “gentile signore” dicendo che sono a lavoro e che avrei chiamato l’assistenza in un secondo momento.
Chiudo il telefono e chiamo l’assistenza clienti della banca ( il numero era il medesimo). L’operatore mi ha subito detto che si trattava di una truffa e se avessi aperto l’app mi avrebbero rubato tutti i soldi. Mi hanno spiegato che questi furfanti si collegano al canale telefonico delle banche. La polizia postale mi ha detto che in questo modo hanno rovinato e continueranno a rovinare tanta gente. Io stavo per cascarci, ma per fortuna ero in compagnia della collega che mi ha suggerito di non fidarmi. Questo genere di truffa è chiamata smishing. I truffatori riescono a far comparire sul telefono della vittima una chiamata dal numero ufficiale della banca e, fingendosi operatori dell’istituto di credito, persuadono la vittima a comunicare i propri dati sensibili.
Fate attenzione, le banche non chiamano a casa per queste cose. Non date mai informazioni al telefono.












