Una comunità sotto choc, una famiglia distrutta dal dolore, incredulità di amici e parenti. A Quartucciu tutti si chiedono cosa sia potuto succedere al piccolo di due mesi che improvvisamente ha smesso di vivere mentre era nella piazzetta del paese con la famiglia. Al momento, fra mille domande, sono due le cause ipotizzate: una malformazione congenita di cui nessuno si era accorto oppure il caldo. Sarà però l’autopsia, disposta dal sostituto procuratore di Cagliari Andrea Vacca, a chiarire con certezza cosa sia successo e togliere ogni dubbio. La mamma, 33 anni, lo stava allattando su una panchina, vicino a lei il papà del piccolo e i nonni: erano usciti tutti insieme, in tarda serata, a cercare un po’ di refrigerio nella giornata in cui i picchi di temperatura hanno raggiunto anche i 48 gradi. All’improvviso, il bimbo ha perso i sensi: il padre l’ha preso in braccio, ha provato a rianimarlo anche con l’aiuto di qualcuno che è corso in soccorso. Nel frattempo sono arrivati i sanitari del 118, ma per il piccolo non c’è stato nulla da fare.










