Un fulmine a ciel sereno, o quasi. Chicco Sanna, 46 anni, storico giocatore e allenatore dell’Asd rugby Capoterra, è morto in un letto dell’ospedale Brotzu, stroncato da un infarto. Era ricoverato da poco più di un mese ed era stato sottoposto ad un intervento molto delicato. Il suo arrivo all’ospedale era stato causato, sembra, da una brutta infezione. Almeno, questo è quanto hanno saputo alcuni dei suoi più cari amici. Lascia la compagna e due figli piccoli. Quando non era in campo, Sanna era nel suo negozio, la storica merceria Raffaela in via Roma, che aveva ereditato dalla zia. Ha iniziato a giocare a rugby quando era poco più di un bambino, arrivando a ricoprire tutti i principali ruoli.
“Chicco è stato un pilastro del rugby Capoterra, un atleta e un insegnante dei ragazzi che oggi praticano questo sport, una persona per bene”, ricorda, con le la rime agli occhi, il presidente Andrea Cogoni. “È soprattutto grazie a lui se la nostra società è riuscita a raggiungere certi livelli, siamo tutti addolorati. Sapevamo che stava male da tempo e abbiamo sempre sperato che potesse uscire dall’ospedale e tornare alla vita di tutti i giorni”. Il funerale di Chicco Sanna sarà celebrato domani, mercoledì primo marzo, alle sedici, nella chiesa di San Francesco a Capoterra.










