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Tempi migliori per chi non ha pagato il bollo auto e per chi non ha versato una multa o parte delle imposte sui redditi e ha a che fare con salate cartelle esattoriali e more. Sono i casi più comuni che potranno rientrare nella rottamazione bis delle cartelle esattoriali. Potranno, infatti, aderire anche i casi dal 2000 in poi.
«Ai contribuenti che aderiranno saranno risparmiate le costosissime sanzioni e gli interessi di mora che in pochi anni fanno lievitare anche del 300% e oltre le somme da versare – spiega Marco Festelli, del Direttivo Nazionale Confconsumatori ed esperto di materia fiscale – Chi approfitterà della sanatoria sulle cartelle dovrà versare soltanto la tassa in linea capitale, con un aggio molto ridotto». Per le multe stradali, invece, non si pagheranno gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge. Per fare domanda c’è tempo fino al 15 maggio 2018.
Come fare?
La regola di base è però quella di verificare sempre le cartelle da pagare in quanto alcune potrebbero essere già prescritte. I crediti esattoriali si prescrivono in 5 anni. Questo però avviene solo a patto che, nel corso di questi cinque anni, non sia stato notificato un atto al contribuente infedele, atto che interrompe il decorrere della prescrizione. E gli atti devono essere ufficiali come, per esempio, comunicazioni con raccomandata oppure notifiche dell’ufficiale giudiziario.
Arriva il «Fai D.A. te»
Intanto, per facilitare tutto l’iter, l’Agenzia delle Entrate ha appena lanciato il nuovo servizio online per rottamare le cartelle facilmente via Internet e da casa. Basta presentare la domanda sul portale www.agezientrateriscossione.gov.it. Il nuovo servizio si chiama «Fai D.A. te» (l’acronimo è quello di Definizione Agevolata dal dl 148/2017).
Dopo aver visionato il riepilogo dei dati, sarà possibile indicare se si intende pagare in un’unica soluzione oppure a rate (le rate possibili sono cinque, l’ultima scade nel febbraio 2019).
E dopo?
L’Agenzia delle Entrate invierà una comunicazione entro il 30 giugno 2018 che sarà di accoglimento della domanda contenente l’ammontare complessivo delle somme dovute, oppure di diniego.