Un’intossicazione alimentare dopo aver mangiato alcune fette di un salame preso dal frigo di casa. È l’ultima ipotesi sulla morte di Nicoletta Manconi, 24 anni, studentessa, morta un mese fa a Cagliari. La madre della ragazza, Maria Giovanna Battasi, medico di Orgosolo, vuole vederci chiaro. La donna ha fatto analizzare l’alimento (che non risultava scaduto il giorno della morte della giovane) e nel laboratorio è stata accertata la presenza di batteri. E così il salamino è stato posto sotto sequestro e sarà analizzato anche dagli esperti nominati dalla Procura.
Sarà decisivo, per l’accertamento della verità, l’esito dell’autopsia che arriverà probabilmente tra due mesi alla conclusione degli esami istologici.
Nicoletta Manconi aveva avvertito ha avvertito dei dolori allo stomaco il 24 settembre di mattina e si è recata di sera al pronto soccorso del Santissima Trinità, dove è stata sottoposta a una serie di esami e le viene diagnosticata una gastrite acuta. La giovane torna a casa, ma la mattina dopo sente nuovamente i dolori. Arrivano i soccorsi del 118, ma trovano Nicoletta Manconi priva di sensi. La 24enne morirà durante il trasporto al Brotzu. I familiari sono rivolti a un legale e hanno formalizzato una querela. La Procura ha aperto un procedimento e ha incaricato un medico legale per l’accertamento delle cause della morte, per risalire a eventuali sintomi che avrebbero potuto portare a una diagnosi differente. Ieri l’autopsia: la perizia sarà depositata tra 3 mesi. Nicoletta lascia un papà, una mamma, un fratello e una comunità, quella di Orgosolo, sconvolta. Tutti ora vogliono la verità.











