Una condanna all’ergastolo che, ovviamente, non riporta in vita il piccolo Mirko Farci, il diciannovenne ucciso l’11 maggio 2021 con tre coltellate da Masih Shahid, il pakistano ex compagno della mamma, Paola Piras, raggiunga da diciotto fendenti ma miracolosamente scampata alla morte. Ed è proprio lei, il giorno dopo la sentenza di condanna di primo grado, ad affidare ai social il suo primo pensiero, molto struggente e allo stesso tempo straziante: “Nessuna sentenza potrà colmare la tua assenza, la condanna peggiore è la mia, la nostra. Costretti a vivere senza te con un dolore che non avrà mai fine. Ti amo immensamente Mirko. Per sempre mamma”. Parole che sono state lette e convidise da tantissime persone e che hanno portato a un ulteriore raffica di messaggi di solidarietà e vicinanza anche nella pagina Facebook “Forza Paola Piras Tortolì”.
Paola Piras non riesce a darsi pace e ricorda anche i progetti di vita che le aveva anticipato il suo Mirko: “Mamma, devi iniziare ad abituarti all’idea che anche io, come Lorenzo, appena terminate le scuole superiori andrò via da Tortolì”. E lei, avvolta dal dolore, ricorda anche la sua risposta: “Mirko, è giusto. Per me sarà difficile ma ti guarderò spiccare il volo e mi riempirò di orgoglio nel vederti realizzare tutti i tuoi sogni”. Uno scambio di messaggi che risale al 2020, pochi mesi prima di quelle coltellate mortali inferte con violenza e, per i giudici, premeditazione, da Shahid.










