Migliaia di ombrelloni chiusi dal sud al nord della Sardegna per lo sciopero dei balneari che protestano contro la mancata emanazione da parte del governo delle nuove regole sugli stabilimenti balneari. Dal Poetto di Cagliari a Villasimius, da Chia a Pula ad Alghero e Carloforte, anche in Sardegna la manifestazione nazionale indetta dalle organizzazioni sindacali Sib e Fiba ha avuto un notevole riscontro. “Siamo consapevoli che creeremo qualche disagio agli utenti ed alla nostra preziosissima clientela, ma difendere il proprio lavoro è giusto. Ancora di più se si tratta anche di difendere il frutto del proprio lavoro e di decenni di sacrifici. Diventa sacrosanto. L’abbiamo fatto in piazza e nei Tribunali. È ora di farlo anche nelle nostre aziende, oltre 30mila imprese che sono un modello invidiato in tutto il mondo”, spiega Claudia Comida, presidente regionale del Sib.











