Medio Campidano, preso il capo della banda della cocaina: i carabinieri arrestano un 27enne di Serramanna

Operazione antidroga del Nucleo Operativo della Compagnia di Sanluri conclusa questa mattina all’alba tra Serramanna ed Olbia. Disarticolata una piazza di spaccio di cocaina del Medio Campidano, in manette il capo banda colpito da Ordine di cattura del Tribunale di Cagliari. Perquisite le case degli altri indagati. Tutti i nomi e i dettagli


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Operazione antidroga del Nucleo Operativo della Compagnia di Sanluri conclusa questa mattina all’alba tra Serramanna ed Olbia. Disarticolata una piazza di spaccio di cocaina del Medio Campidano, in manette il capo banda colpito da Ordine di cattura del Tribunale di Cagliari. Perquisite le case degli altri indagati.

Questa mattina gli uomini del Nucleo Operativo e Radiomobile di Sanluri, con le stazioni di Serramanna, Serrenti, Villasor, insieme ai Nuclei Cinofili della Compagnia di Cagliari e dello Squadrone Elitrasportato Cacciatori di Abbasanta, insieme ai colleghi del Nucleo Operativo del Reparto Territoriale di Olbia, hanno svolto l’operazione che ha portato alla cattura a Serramanna di P.A., 27enne di Serramanna, commerciante, pregiudicato, ritenuto il capo del sodalizio criminale, dopo l’arresto verrà ristretto nel carcere di Uta. Nel corso delle perquisizioni di oggi a carico degli altri indagati sono stati rinvenuti (ad Olbia) 50 grammi circa di marijuana, e (a Serramanna) 1 pianta di 1 metro della stessa sostanza coltivata in casa, tutto sottoposto a sequestro.

SERRAMANNA, SANLURI e OLBIA. Dopo diversi mesi di attività il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sanluri ha portato a compimento una complessa attività investigativa antidroga, nata dalla scoperta di movimenti sospetti a Serramanna con l’approfondimento svolto nei mesi seguenti fino a stanare la principale piazza di spaccio di cocaina molto forte nel Medio Campidano con clientele anche nel nord Sardegna. Tra i comuni interessati: Serramanna nel centro paese, Nuraminis all’uscita della 131, Ussana nel centro paese, Villasor in zona Stazione, Villacidro in via Iglesias e Samassi nell’area industriale, con flussi accertati di polvere bianca sino al nord dell’Isola, in particolar modo ad Olbia.
A insospettire inizialmente gli investigatori un 30enne di Serramanna senza occupazione e noto alle Forze di Polizia che a inizio del 2019 veniva controllato e denunciato per detenzione di 40 grammi di marijuana. Era solo una casella di uno scacchiere ben definito nei ruoli, con personaggi che procuravano lo stupefacente ed altri che effettuavano le consegne, così alcuni sequestri ingenti effettuati in seguito dai carabinieri sono risultati indispensabili per le indagini permettendo alla fine di smantellare questa rete dello spaccio di cocaina con base nel Medio Campidano.

Con l’indagine svolta i carabinieri hanno colpito il gruppo criminale più volte:
– il 5 marzo 2019 l’arresto di un individuo di Serramanna, C.G.D. di anni 21, disoccupato, pregiudicato, aveva con sé cocaina ed ecstasy per circa 20 grammi;
– il 29 marzo 2019 l’arresto di un pregiudicato di Villacidro, O.G. 56enne, disoccupato, aveva con sé un etto di cocaina e quasi mezzo kilogrammo di marijuana;
– il 25 luglio 2019, l’arresto di un giovane di Serramanna, M.M. 22enne, disoccupato, nascondeva un etto di cocaina;
– il 10 settembre 2019, l’arresto di un uomo di Serramanna, P.F. 38enne, pizzaiolo, fermato sulla sua auto lungo la SS 131 con nascosta in un pannello del portellone posteriore un pacco con 5 chili e mezzo di cocaina.

Dopo gli arresti fatti e con gli elementi acquisti grazie a complessi sviluppi investigativi svolti dai militari della Compagnia di Sanluri con analisi tecniche, esame di materiale fotografico, analisi tabulati telefonici nonché con esami scientifici sulle sostanze da parte del RIS di Cagliari, sono state acquisite le prove che hanno permesso al PM titolare del Fascicolo presso la Procura di Cagliari, dr. Alessandro Pili, di condividere appieno il lavoro svolto dai carabinieri così da richiedere al GIP i provvedimenti cautelari a carico del gruppo criminale. Il giudice per le Indagini Preliminari stanti i gravi indizi emersi a carico di colui che è apparso come il capo della banda ha emesso nei suoi confronti una ordinanza di custodia cautelare in carcere e contestualmente per gli altri indagati l’AG ha delegato le perquisizioni nelle loro abitazioni.


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