La fascia tricolore l’ha riposta ormai quattro anni fa, quando ha deciso di sfidare Christian Solinas e lasciare il Comune. Massimo Zedda, però, ha ancora pronta la giacca che meglio si abbina con il verde, il bianco e il rosso. L’ex sindaco non nega una sua possibile discesa in campo per le nuove comunali, tra un anno esatto: “Io candidato sindaco? Vedremo, vedremo i percorsi futuri”. Il futuro che non c’è, si parla di presente perchè ormai la corsa è iniziata. C’è un Pd che deve scegliere il suo prossimo segretario sardo e tutta l’ala a sinistra che non vede di cattivo occhio un Zedda ter, soprattutto vista la debolezza dell’attuale centrodestra cittadino. Dal caos trasporti alle poche novità, se si esclude la nuova via Roma e il restyling di viale Buoncammino e viale Trieste (questi due ultimi progetti creati dalla Giunta Zedda). Paolo Truzzu potrebbe tentarsi la carta della Regione, andando a prendere il posto occupato da Solinas, e non c’è al momento un nome spendibile e certo per rimpiazzare Cagliari. Zedda boccia praticamente su tutta la linea il governo degli ultimi quattro anni del capoluogo. Non analizza ogni settore, basta la seguente frase: “Cagliari ha perso la sua visibilità nazionale e internazionale”. Zero attrattive e attrazioni, difficile quindi che i cittadini abbiano il sorriso tra le labbra.
“Servono trasporti efficienti, corsie preferenziali e stalli per consentire alle persone di lasciare l’auto e usare i mezzi pubblici, creando cantieri funzionali alla viabilità”, osserva, sul tema del traffico, Massimo Zedda. “Con la manutenzione delle strade”, sottolinea, “anche chi va in bici o moto, oltre che in auto si rende conto delle condizioni nelle quali si trovano molte le vie. Sulle piste ciclabili mancano collegamenti e connessioni. Alcuni cordoli, messi nelle strade a velocità ridotta, rappresentano un problema”. Problema che si traduce con incidenti e caos. Sorvolando sullo stadio, sul quale Zedda ha già espresso tutte le perplessità, soprattutto dopo l’accordo di programma proposto dalla Regione che prevede tutta una serie di opere, in allegato, che niente c’entrano con la nuova casa dei rossoblù, tra i tanti nodi c’è quello del rione di Sant’Avendrace e del viale. La Giunta Truzzu ha bloccato i lavori da più di un anno, dopo essersi accorta che con le modifiche pensate i bus non potevano più passare in un’arteria nemmeno infinita ma che collega il capoluogo sardo con l’hinterland e viceversa: “I cantieri sono fermi, ricordo che si tratta del primo progetto beneficiario dei fondi che avevamo ottenuto dall’allora governo Gentiloni sulle periferie. I lavori sono fermi da tempo, è stato modificato il progetto iniziale perchè è stata chiesta l’opinione dei cittadini. E si sa, le opinioni sono diversificate e se non c’è una linea guida tutto resta fermo”.









