di Enrica Anedda Einrich
DIVISIPERDE
Si può leggere: Divisi perde oppure Divi si perde.
Speriamo che non si avveri il motto: non c’è due senza tre…..
Il centro destra ha perso clamorosamente consegnando di nuovo la nostra città, CAGLIARI, a Massimo Zedda.
Ha perso perché Piergiorgio Massidda non era un candidato condiviso: la sua candidatura non piaceva a una percentuale importante degli elettori di area centro destra. Molti dei quali per evitare la sua elezione hanno votato per la sinistra. Questo lo sapevamo tutti.
I coordinatori dei partiti non sono stati in grado di esercitare il ruolo per i quali sono stati chiamati: individuare un candidato autorevole gradito a tutti. (Così come era stato per Delogu e anche per Floris). Hanno fatto trascorrere invano una infinità di tempo, indispensabile per organizzare una efficace campagna elettorale che, con un candidato forte come Zedda, sarebbe dovuta iniziare più di un anno fa. Invece all’ultimo momento si sono adeguati al secondo tentativo velleitario di Piergiorgio Massidda. Qualcuno ha scritto che c’era un piano prestabilito nel fare perdere la coalizione. Faccio fatica a crederlo; ma certamente è chiaro che ben poco è stato fatto per farla vincere. La campagna elettorale di Massidda, troppo incentrata su un anacronistico narcisismo fuori luogo nonchè di modesta qualità sotto il profilo grafico e comunicazionale, è stata inefficace; la strategia di preservare le migliori frecce al ballottaggio, terribilmente fallimentare; così come deleterie sono state l’ambiguità e le paure ad affrontare temi importanti, al fine di accontentare tutti ( tutti chi? )
Come al solito gli elettori hanno dimostrato di essere più intelligenti di quanto si pensi e non si sono fatti prendere per il naso dalla magliettina rosso/blu e dalla retorica dei movimenti civici. Assolutamente insensato per un politico di lungo corso presentarsi come il nuovo che avanza.
Non è questione di giovani o anziani e spero che la moda del giovanilismo a tutti i costi abbia presto una fine. Ciò che conta è la capacità e l’onestà; l’ esperienza è un valore; di questi tempi la trasparenza lo è più di ogni altro. La coalizione di centro destra si è fatta sfuggire anche questi temi: avrei voluto conoscere i componenti della Giunta- almeno alcuni- prima di andare a votare; avrei voluto chiare regole etiche. Ho tentato di esprimere il mio punto di vista ma sono stata tacciata, perché le logiche sottese erano sempre le stesse e i posti di potere da dividere e assegnare sempre secondo i soliti calcoli, che poco hanno a vedere con l’interesse generale. I cinque stelle ha preso il 9 per cento, pochi per vincere ma sempre abbastanza per dimostrare che la gente ha fame di etica e trasparenza. Il centro destra non ha compreso neppure questo. Si è deciso poi di eliminare tutti i candidati uscenti, sbagliando anche sotto questo profilo, perchè, se onesti, con l’esperienza avrebbero potuto offrire il loro contributo nell’ approfondimento di temi importanti, specie attinenti alla precedente legislatura. Hanno prevalso i conflitti e i personalismi, le becere diatribe. Si è perso, e si è perso nonostante Zedda avesse deluso molti nel centro sinistra, nonostante non abbia affatto le qualità per essere il primo cittadino.
Ora , come qualcuno aveva auspicato, non rimane che ricostruire il futuro dalle macerie. Ma chi ha sbagliato, chi ha sguazzato in questo sistema dovrebbe umilmente farsi da parte.











