Il super boss della droga alla Marina era lui: Jonathan Pirina, 25 anni, volto noto della zona di via Roma, protagonista in passato di un tentativo di omicidio legato alla gestione della piazza della Marina per lo spaccio di sostanze stupefacenti. Proprio lui aveva realizzato un meccanismo collaudato nel tempo, tendente a servire le varie piazze di Cagliari, utilizzando schede telefoniche “riservate” intestate a prestanomi (al fine di eludere eventuali intercettazioni telefoniche), fiancheggiato dai suoi pusher, tra i quali Gianni Daga, Filippo Virgilio Falchi, e moltissimi altri. Nel corso dell’indagine, a riscontro di quanto emerso avveniva l’arresto di Daga e di un minorenne (F.R.) da parte della Guardia di Finanza di Cagliari nonché l’arresto di altri pushers dalla Squadra mobile della Questura di Cagliari, con il sequestro di 4 kg di hashish, marijuana e sostanze da taglio. Arresti tutti avvenuti nella flagranza di reato.
L’altro gruppo che faceva capo a Bollea era composto dal fratello del medesimo (suo omonimo e sopranominato “Bitti” o “Bracci”), Nicola Cuccu, William Abis (di Assemini) e dai fratelli Matteo e Francesco Corona (di Sinnai). Cagliaritani e Sinnesi agivano assieme, pur mantenendo ciascuno un ruolo separato dagli altri gruppi.
Gli spacciatori, nonostante gli arresti, una volta rimessi in libertà riprendevano i loro traffici, come se nulla fosse successo, gestendo considerevoli quantitativi di droga che venivano smerciati quotidianamente anche a studenti universitari, con estrema tranquillità.
Il G.I.P. del Tribunale di Cagliari, nell’ordinanza di custodia, ha sottolineato la pericolosità sociale di Pirina Jonathan, di Bollea Junior, Enrico Cabras, Gianni Daga e Mattia Fois, che hanno movimentato cocaina, hashish e marijuana in grandi quantitativi. Per loro si sono aperte le porte del carcere di Uta.
Mentre Abis, El Marouany e Falchi sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.
I rimanenti, ossia Bollea, i fratelli Matteo e Francesco Corona e Nicola Cuccu, sono stati sottoposti all’obbligo di dimora e non potranno uscire da casa durante la notte.
Tutti gli altri indagati saranno giudicati separatamente. L’inchiesta, assicurano i Carabinieri, non è ancora chiusa e presto si potrebbero avere a breve ulteriori sviluppi.
Durante le perquisizioni sono stati trovati 69mila euro a casa di Cuccu, 10 grammi di eroina in dosi nell’abitazione di Bollea, 1,2 grammi di martjiuana nelle stanza di El Marouany e 26 grammi di marjiuana a casa di Abis.










