Nuove rivelazioni sul caso ormai trentennale della 16enne Manuela Murgia, ritrovata senza vita a Tuvixeddu il 4 febbraio del ‘95.
Il programma Le Iene continua ad approfondire la vicenda. Alessandro Sortino e Veronica Di Benedetto Montaccini hanno incontrato Danilo Mascia, amico dell’ex fidanzato di Manuela e testimone chiave di questa storia ancora piena di ombre.
Se già in questi mesi, grazie alle nuove analisi effettuate dal professor Demontis, è ormai chiaro che Manuela, come da sempre sostenuto dalla famiglia, non si è tolta la vita, dopo 30 anni parla Danilo, amico appunto di Enrico Astero, ex fidanzato di Manuela e al momento unico indagato.
“Appena riaperto il caso mi hanno cercato”, racconta l’uomo ai microfoni del programma Mediaset.
“Appena mi sono seduto per l’interrogatorio mi hanno detto che rischiavo l’ergastolo”, prosegue. Proprio la mattina dopo la scomparsa di Manuela, Astero si è recato da Mascia a lavare la macchina al suo distributore, che aveva aperto appositamente di domenica per fare un favore al suo amico.
Questo si evince dal fatto che quella giornata lavorativa, come ricorda lo stesso Mascia, non risulta nella busta paga.
Gli inquirenti, come spiegano Le Iene, stanno cercando di capire se c’è stato un tentativo di lavare via tracce compromettenti. Mascia ricorda che la sera della scomparsa di Manuela erano andati in pizzeria a cena per il compleanno di un loro amico. “Non gli fregava niente che era scomparsa Manuela”, conferma rispondendo a domanda diretta del giornalista. E aggiunge: “Siamo andati a prostitute”. Mascia ha anche affermato che è stato lui ad avere un rapporto sessuale in quella macchina, non Astero. “Lui aspettava fuori al freddo”.
“Sono andato solo quel giorno per divertirmi”, precisa Danilo. E il programma si chiede: è per questo che è stata lavata la macchina? L’aspetto del lavaggio dell’auto è fondamentale ai fini delle indagini perché – secondo quanto ricostruito da Demontis- Manuela sarebbe stata investita.
Astero, raggiunto dai microfoni de Le Iene, preferisce non rispondere riguardo quella sera trascorsa con l’amico e il lavaggio dell’auto. La consulenza effettuata dall’ex generale dei Ris Garofano è dalla parte di Astero: la comparazione fra un pelo ritrovato sugli abiti di Manuela e il DNA non combacia. Nelle prossime settimane proseguiranno gli esami a riguardo.
La famiglia di Manuela ha tenuto a fare alcune precisazioni, con il consueto rispetto e dignità che da sempre la contraddistingue: “Dopo trent’anni di verifiche, le circostanze relative al lavaggio dell’automobile sono ormai chiare: è stato possibile identificare chi lo ha effettuato, come e quando. Emergono fatti precisi: quel distributore, normalmente chiuso, venne aperto in quella domenica per consentire il lavaggio dell’automobile da parte di un dipendente, non titolare. Le verifiche successive, condotte nell’ottobre 2023 una volta acquisiti gli atti ufficiali, hanno confermato che il distributore doveva essere chiuso e hanno permesso di ricostruire con certezza la gestione dell’esercizio nel 1995. I risultati sono chiari e inequivocabili: quel distributore era chiuso in quella domenica.”
E ancora: “Per quanto riguarda le informazioni diffuse circa la presunta cena in pizzeria e il successivo presunto incontro con una prostituta, è doveroso precisare che tali dichiarazioni non costituiscono alcuna giustificazione né un alibi valido, anche perché al momento risulta impossibile verificarle. È importante sottolineare che né nel 1995 né nel 2012 questa versione è mai emersa negli atti o nelle testimonianze. La sua comparsa solo oggi, a distanza di trent’anni, non ha alcuna valenza investigativa. Resta pertanto legittimo chiedersi: perché tali affermazioni emergono solo ora?
“Infine” concludono “desideriamo evidenziare il peso umano di tali dichiarazioni: esse colpiscono persone innocenti e contribuiscono allo sgretolamento della dignità di una vicenda drammatica, in cui una giovane ragazza è stata privata di ogni forma di rispetto e tutela.”











