Ha scattato le foto da due diverse prospettive. La prima quando era seduto sulla sua carrozzina, mentre per la seconda ha chiesto la cortesia ad un amico di immortalarlo mentre, con un deambulatore che gli impedisce di cadere, prova a superare una strettoia creata da un lampione e da un’auto parcheggiata decisamente male. Carlo Loi, 62enne malato di sclerosi multipla, ha deciso di raccontare pubblicamente la sua quotidiana odissea. Poche centinaia di metri da fare, dalla sua abitazione alla zona del mercato civico, per fare la spesa, simili ad un campo minato: “Pali di lampioni messi sui marciapiedi o accanto a macchine parcheggiate quasi attaccate al muro, gradini di negozi che rendono impossibile il passaggio per chi ha una disabilità”. Sa molto bene cosa voglia dire essere disabile, il sessantaduenne: “La sclerosi multipla mi fa compagnia da 33 anni e, negli ultimi dodici, sto peggiorando giorno dopo giorno”, ammette l’uomo, costretto a lasciare il lavoro prima del tempo per potersi curare e sfruttare a dovere un prepensionamento.
Racconta di avere spedito varie segnalazioni al Comune: “Mi sono lamentato delle troppe barriere architettoniche che devo affrontare ogni giorno. Evidentemente, però, nonostante le segnalazioni, nemmeno Quartu purtroppo è un paese davvero inclusivo”.












