Cagliari può diventare vera città turistica solo se punta sui collegamenti aerei.
I numeri sono inconfutabili e dicono sempre la verità, quindi il movimento di 3 milioni e 700 mila passeggeri (dati Sogaer per il 2015) nell’aeroporto cagliaritano nel 2015 contro i 246,979 (dati Autorità Portuale per il 2014 ma nel 2015 non sono molti di più) passeggeri arrivati e partiti con i traghetti, sono degli elementi che non lasciano spazio ad alcuna discussione o interpretazione.
Certo, bisogna aggiungere ai dati del porto il movimento delle navi da crociera che nel 2014 erano 84 mila e che quest’anno sono notevolmente cresciuti, ma questo tipo di turisti sono mordi e fuggi perché rimangono in città non più di mezza giornata.
Allora anche il più ingenuo dei politici e di chi ci amministra non deve fare certo dei grandi studi e ricerche per capire che è nel settore aereo che si devono concentrare gli sforzi per far diventare Cagliari e tutta la Sardegna una città e una regione turistica sotto tutti gli aspetti.
Basterebbe vedere quale sia il segreto di molte zone che ci stanno vicine e che ogni anno fanno registrare boom di turisti. È il caso dell’isola di Maiorca che ha fatto registrare un traffico passeggeri di 23.115.499 (dati 2014, fonte Aena) nel solo aeroporto di Palma contro 7.406.719 (dati 2014, fonte Asso aeroporti), totale che si raggiunge sommando i tre aeroporti sardi.
Insomma chi ci governa qualche ragionamento lo deve fare e controllare almeno perché un’isola oltre sei volte più piccola della Sardegna ha un traffico tre volte superiore nonostante non abbia le bellezze naturalistiche, ambientali e le spiagge che vanta la Sardegna.
Il traffico aereo è l’asso nella manica di Palma di Maiorca con collegamenti praticamente con tutti gli stati dell’Unione Europea e dove le compagnie low cost rimangono e aumentano le tratte invece di tagliarle con accade da noi. Allora le cose sono due: se a Maiorca si sovvenzionano le compagnie low cost perché in Sardegna non si può fare? Oppure: se le sovvenzioni non vengono date come mai in quell’isola che non ha le bellezze della Sardegna sotto tutti i punti di vista arrivano milioni di turisti che rischiano di farla affondare. Siccome il futuro turistico di Cagliari e della nostra isola, come detto, può arrivare solo dall’aria perché non capire come fanno gli spagnoli ad avere quei numeri invece di perdere tempo in gare d’appalto per continuità o per non far scappare le compagnie low cost che non hanno mai portato e non porteranno a nulla.











