Si è spenta all’età di 76 anni a Detroit, la regina del soul, Aretha Franklin, era malata da tempo. Un’artista dalla voce straordinaria e inconfondibile, un fenomeno della natura, una icona nella cultura black. Tra i suoi brani più famosi che l’hanno incoronata una delle più grandi voci femminili del novecento: Respect, Natural Woman, I Say a Little Prayer, Think. Nella sua lunghissima carriera vinse 18 premi Grammy e vendette decine di milioni di dischi, diventando tra le altre cose la prima donna a entrare nella Rock and Roll Hall of Fame nel 1987.
Divenne un simbolo per le donne, perché rappresentava un’idea femminile libera e indipendente, per i neri, nel bel mezzo dell’esplosione del “black power”, perché era in grado di affermare la libertà del suo popolo in ogni nota che cantava. La sua coscienza politica, si formò fin dall’adolescenza, e prese forma intorno alle discriminazioni quotidiani che doveva vivere una donna afroamericana. Negli anni successivi è diventata amica di Martin Luther King, che aiutò a organizzare la Marcia su Washington. Nel 1968 cantò “Precious Lord” al suo funerale.












