“Il ventisei aprile, dopo le ventidue, tutti in piazza Repubblica a Cagliari. Ci sarà un corteo che partirà da Capoterra, lo stanno organizzando altre persone. Lo scopo è quello di scioperare e di non restare più chiusi in casa”. A dirlo, con un video, è un ristoratore cagliaritano, Paolo Marongiu. Un paio di settimane fa aveva appeso cartelli sulla vetrina della sua paninoteca, “io apro”, proprio nei giorni iniziali caldi della zona rossa. Adesso, l’appello-annuncio: “Non ce ne restiamo chiusi in casa, chi vuole aderire può farlo, chi non vuole se ne resti a casa sinchè si zaccara de su famini e deciderà Draghi sull’ora d’aria, tipo Buoncammino. Molti si stanno muovendo, molti stanno aderendo. Lo stanno organizzando altre persone, ci sono dei gruppi su Instagram e Facebook. Ci sarà un casino, sarà uno schiaffo morale”, dice Marongiu.
“Non dite che non lo sapevo. Se non inizi tu a fare il primo passo, aspetta… I passi bisogna farli, poi la gente si schiera”. Bisognerà vedere se l’appello sortirà l’effetto sperato dal ristoratore. “Non sarà una manifestazione”, precisa, “ma un voler stare tutti assieme”.








