È un operaio di cinquantuno anni di Assemini e si chiama Luciano Casula, l’angelo che ha soccorso, lunedì scorso, Arianna Fadda, rimasta incastrata dentro la sua auto ribaltata sla Ss 554 a Selargius: “Sì, a quanto pare sono io”, dice, ridendo, Casula, mentre sta per iniziare una nuova giornata di lavoro. La telefonata con la quale si è presentato ad Arianna è avvenuta nella tarda serata di ieri: “Stavo andando la lavoro, proprio come oggi, quando ho visto l’auto fuori strada e mi sono fermato”. Casula è rimasto a pochi centimetri da Arianna Fadda sino all’arrivo dei soccorsi. Ieri, grazie al tam tam sui social dell’articolo di Casteddu Online, si è riconosciuto nella descrizione fatta dalla giovane. E ieri, per circa un quarto d’ora, si sono sentiti al cellulare. Lui a casa, lei in battaglia per poter tornare a camminare da un letto del Brotzu.
“Mi ha raccontato tutto il suo intervento. Ero sotto una delle ruote della macchina che mi ha, purtroppo, schiacciato la schiena, lui non mi ha mai mollato. Gli ho detto che appena usciró dall’ospedale voglio incontrarlo di persona”. La speranza è che il momento arrivi presto: Arianna Fadda oggi sarà trasferita dal Brotzu al Marino, per iniziare una nuova battaglia insieme ai medici, impegnati a salvarle il midollo spinale, indispensabile per non passare il resto della vita su una carrozzina.












