Lo “scandalo” della Città Mercato fantasma a Pirri, interviene la Municipalità: “Subito un vertice con sindaco e Regione”.Gli imprenditori sembrano avere letteralmente abbandonato il grande centro commerciale dve era previsto un ampliamento, al palo i consumatori ma anche tanti posti di lavoro. La presidente Maria Laura Manca in campo: “Nessuna notizia, Zedda e l’assessorato al Lavoro pronti a scendere in campo: quell’area di Pirri va valorizzata e non abbandonata”.
Una situazione paradossale, perchè anche il Comune si era detto favorevole al raddoppio delle volumetrie e dei negozi. Doveva diventare il centro commerciale più grande in Sardegna, ora è la cattedrale nel deserto. La presidente Maria Laura Manca però tiene alta l’attenzione: “Dispiace che in questi mesi nonostante l’interessamento delle istituzioni a diversi livelli la situazione sia bloccata. Vero è che si tratta di iniziative imprenditoriali e quindi private. Personalmente come Presidente della Municipalità di Pirri la mia preoccupazione è doppia e mi riferisco non solo al degrato che via via la struttura chiusa sta versando, quant’anche al mancato ricollocamento del personale ex Auchan ed ex Conad, che vede ancora 32 dipendenti, soprattutto donne, nostri concittadine e concittadini, molto qualificati ma ancora in disoccupazione, nonostante un primo interessamento di aziente del settore della grande distribuzione. Nelle settimane scorse e proprio in questi giorni ho sentito alcune di loro per un aggiornamento anche deii sindacati e mi hanno riferito di un loro incontro a luglio con l’assessora al Lavoro che si è mostrata ancora una volta attenta e sensibile alla questione. Io stessa ho chiesto al Sindaco qualche settimana fa un nuovo interessamento a fronte di nessuna notizia. Mi auspico possa al più presto essere chiarite le scelta aziendali e si possa dare una speranza ai tanti lavoratori che attendono di veder riaprire le serrande dei negozio del centro commerciale e di rivedere quell’area di Pirri non abbandonata a se stessa ma animata e con servizi e luoghi di svago e shopping”, conclude Maria Laura Manca.












