Vittima e aggressore erano amici. Simone Picciau, pregiudicato cagliaritano di ventotto anni, ha trascorso molte ore, la sera del 22 dicembre 2019, col trentenne che ha rischiato di finire all’altro mondo a causa di una sua coltellata. I due sono stati prima Selargius per assistere ad un incontro di pugilato. Poi, in auto, hanno raggiunto la discoteca “Room” di via Newton. Una volta dentro, dopo aver bevuto qualche drink, l’inizio dell’incubo: il ventottenne e l’amico hanno iniziato a litigare e, una volta usciti nel piazzale esterno, Picciau ha estratto dalla tasca un coltello, colpendo il trentenne all’addome e riuscendo a perforargli l’intestino. Solo per una questione di millimetri la lama non ha raggiunto l’aorta: una tragedia, insomma, evitata per pochissimo. Gli investigatori della squadra mobile hanno incastrato il pregiudicato grazie ad alcune testimonianze e ai filmati delle telecamere di sorveglianza del locale. Ignoti, invece, i motivi della lite: la vittima, infatti, è addirittura arrivata a cercare di depistare le indagini, fornendo agli investigatori un racconto falso. Lui, ora, sta bene, dopo venticinque giorni di cure. Picciau, invece, è a Uta, rinchiuso in carcere per il reato di tentato omicidio. La lite sfociata nel sangue in via Newton, purtroppo, non è un episodio isolato: negli ultimi mesi, tra aggressioni e rapine, le notti del weekend vedono quella strada trasformarsi in una zona alquanto pericolosa.
Il dirigente della squadra volante, Massimo Imbimbo, lancia un appello-invito ai gestori dei locali: “Quando notate situazioni di pericolo, chiamateci subito. Serve una costante collaborazione tra voi e le Forze dell’ordine, per stroncare sul nascere un litigio o una rissa che, se proseguiti fuori dal locale, possono portare a situazioni gravi e non controllabili”.










