Intoccabile in campagna elettorale e nei primi mesi della presidenza Solinas, quasi un plenipotenziario da cui tutto passava, poi caduto in disgrazia e infine cancellato dalla legge 10 del 2021, che non prevede più la figura del portavoce. Mauro Esu, pubblicista, che per mesi ha goduto della fiducia incondizionata del presidente, assunto come portavoce il 10 aprile 2019 per 5 anni, non ci sta e dichiara guerra a Christian Solinas, facendo causa alla Regione. L’udienza è fissata per il 2 febbraio a Cagliari davanti alla giudice Daniela Coinu. La difesa, che contesta una decisione illegittima e unilaterale, in presenza di un contratto ancora valido, chiede dunque il ricollocamento di Esu, in ruolo dirigenziale o in ufficio stampa, il ripristino dello stipendio e il risarcimento per i mesi non retribuiti.
Fatale per Esu il pranzo di Sardara, una quarantina fra dirigenti e politici riuniti in zona arancione all’insaputa di Solinas, alla presenza appunto dell’ex portavoce (nell’ufficio stampa regionale non è stata confermata neanche la compagna, anche lei pubblicista, anche lei decaduta con la legge 10) e di suo fratello Stefano, consulente nell’assessorato degli Enti Locali. Per settimane quel pranzo, organizzato in zona arancione, è balzato all’attenzione delle cronache nazionali, anche per il rocambolesco epilogo, con una metà dei partecipanti fuggiti dalla finestra, e la presenza di personaggi di spicco.











