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Le meraviglie del possibile: scene digitali

di Redazione Cagliari Online
22 Giugno 2017
in eventi

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Le Meraviglie del Possibile – Scene digitali, parte seconda. Dopo la performance teatrale Progetti Creativi Random e le conferenze sul rapporto fra arte e nuove tecnologie e su teatro e neuroscienze, nello scorso dicembre, riparte a Cagliari la prima edizione del Festival Internazionale di Teatro, Arte e Nuove Tecnologie, organizzato e curato da KYBERTEATRO, lo spin-off con cui la compagnia L’Aquilone di Viviana svolge le attività teatrali e “tecnologiche”, sotto la direzione artistica di Ilaria Nina Zedda e Marco Quondamatteo. A ospitare la seconda tranche, dal 9 al 31 gennaio, lo Spazio OSC – Open Scena Concept, in via Newton 12 (salire la rampa), e l’Auditorium Comunale di Piazzetta Dettori.
Un Festival “multiplo”, Le Meraviglie del Possibile, che comprende una parte “pedagogica”, con workshop, laboratori e conferenze, e una più strettamente “spettacolare”, con messe in scena e performance. “La rassegna – dichiarano gli organizzatori – promuove il connubio fra arte e tecnologia e le modalità con cui queste discipline, attraverso il lavoro artistico-concettuale e tecnologico-espressivo, possono produrre un nuovo modo di esperire l’arte e il teatro. E ha l’obiettivo – aggiungono – di creare una piattaforma che garantisca l’incontro fra artisti (registi, attori, musicisti, performer, danzatori, videoartisti), scienziati, informatici, ricercatori e studenti. L’utilizzo delle nuove tecnologie può sicuramente contribuire a riconnettere il pubblico giovane e quello più popolare al teatro”.

IL PROGRAMMA. Si riprende quindi venerdì 9 gennaio con FRAGMENTATION: A BRAINWAVE CONTROLLED PERFORMANCE (Spazio OSC, alle 21). Una performance di Alberto Novello, alias JesterN (live performer, EEG analysis, music programming), in cui l’esecutore, accompagnato da Emmanuel Elias Flores (visuals programming), impersonando l’uomo postmoderno, indossa una cuffia elettroencefalografica che rileva la sua attività mentale.
L’analisi degli output rileva la potenza di tre pensieri dell’esecutore che vengono utilizzati per spostare il PACMAN nel labirinto. La musica è generata dalla posizione del PACMAN all’interno del labirinto e le immagini vengono generate dalla musica. Il tempo e la struttura della composizione sono quindi determinati interamente dalle scelte e dalla concentrazione dell’esecutore.
AUGMENTED PINOCCHIO è il titolo dello spettacolo di teatro e nuove teconologie, con la regia, l’interpretazione, l’interaction design di Michele Cremaschi, che va in scena domenica 11, alle 19, all’Auditorium Comunale di Piazzetta Dettori. Si tratta di un genere inedito, che può essere definito “Augmented Comedy”: i personaggi della storia sono interpretati ora dall’attore, ora dalla sua rappresentazione ologrammatica, e l’effetto per lo spettatore è il vedere materializzarsi sul palco oggetti, corpi e scene in un gioco di verità e illusione, separate da un labile confine.
Lo spettacolo è una coproduzione E45 Napoli Fringe Festival – Fondazione Campania dei Festival, che si avvale del supporto tecnologico del Software Architecture Lab research laboratory – Information and Systems Sciences and Communication Department (DISCo) dell’Università Bicocca di Milano (Direzione scenografica: Silvio Motta; Direzione del movimento: Serena Marossi; Collaborazione tecnica: Marco Amidani; Oggetti di scena reali e virtuali: studenti della Libera Accademia di Belle Arti di Brescia; Costumi: Elisabetta Cosseddu).

Michele Cremaschi cura anche il workshop HACKSHOW! NUOVE TECNOLOGIE PER LA SCENA, lunedì 12 allo Spazio OSC (della durata di 8 ore, per un massimo di 20 partecipanti).
Il laboratorio è rivolto ad artisti digitali, tecnici audio/video, informatici interessati alla performing art, performers, studenti delle accademie e università con indirizzo spettacolo o tecnologico. Si affronterà un percorso tra le tecnologie digitali più recenti nate per il teatro, la danza, il VJing e per lo spettacolo dal vivo in genere. Si scopriranno le possibilità di interazione fra attore, interfacce e software, approcciandosi agli strumenti di programmazione visuale per costruire le elaborazioni desiderate (gestione dell’impianto illuminotecnico via software; gestione audio e video con Qlab; Kinect for beginners; shared visuals live elaboration; Quartz Composer; VUO; Live Graffitti Session).

Venerdì 16 gennaio lo Spazio OSC di via Newton 12 ospita, alle 19, la conferenza FENOMENOLOGIA DELLA PERFORMANCE, INTERACTION DESIGN E NUOVE TECNOLOGIE. Relatori saranno Eirini Nedelkopoulou, ricercatrice della York St. John University, che illustrerà la relazione fra l’individuo e il gruppo partendo dall’esperienza della solitudine nell’installazione pubblica e interattiva “Congregation” degli artisti britannici KMA, ed Enzo Gentile, interaction designer, docente all’Accademia di Belle Arti di Verona, che parlerà attraverso i suoi lavori dell’uso delle nuove tecnologie in ambito artistico e teatrale, nell’arte partecipativa e nel videomapping. Interverranno anche Claudia Firino (Assessore regionale alla Cultura), Enrica Puggioni (Assessore alla Cultura del Comune di Cagliari), Alice Soru (Responsabile Open Campus Tiscali), Massimo Deriu (Natural Interaction Technologist CRS4), Giorgio Auneddu (Coordinatore Dipartimento e Scuola di Progettazione e Nuove Tecnologie “Arte-Media” dell’Accademia Mario Sironi di Sassari). Gli ospiti illustreranno lo stato della ricerca tecnologica legata all’arte e alla cultura nel panorama regionale.

Ancora un workshop il giorno seguente, sabato 17 (Spazio OSC), SCENOGRAFIA VIRTUALE E INTERACTION DESIGN PER IL TEATRO, curato da Enzo Gentile (della durata di 4 ore, per un massimo di 20 partecipanti). Il corso, rivolto a studenti, professionisti e appassionati, si articola in due momenti formativi: una fase teorica e multidisciplinare e un laboratorio di lavoro attivo. Il programma: i principali software audio-video nell’ottica di interattività con suoni, voce, movimento; esempi di videomapping interattivo di una superfice piana; i proiettori e le superfici di proiezione, accorgimenti pratici; multiproiezioni, soft edging; applicazioni pratiche (performance, VJing, installazioni video, scenografie sensibili, mapping su oggetti e modelli architettonici, sound responsive systems); applicazioni interattive di arte generativa con kinect; body tracking e gesture recognition col kinect e software Processing (open source); protocolli Midi e OSCl, app per IOS o Android (touchOSC), per controllare la scena con tablet e mobile.

Dal 23 al 25 gennaio, allo Spazio OSC, si svolgerà il workshop KINECT E UNITY 3D PER LA SCENA DIGITALE, a cura di Recipient CC, collettivo milanese che si occupa di nuove tecnologie (della durata di 20 ore, per un massimo di 20 partecipanti).
Il laboratorio è rivolto ad artisti digitali, tecnici audio/video, informatici interessati alla performing art, performers interessati alle nuove tecnologie, studenti universitari con indirizzo spettacolo o tecnologico. Gli argomenti trattati: introduzione al capturing; introduzione a tool opensource come open TSPS che supporta camera semplice e kinect; introduzione al tool in sviluppo “kinactor”; introduzione ai protocolli come osc e syphon; introduzione a unity3d; approfondimento di unity3d e le sue funzionalità (luci, oggetti, texture, timeline, programmazione); sviluppo di una applicazione pratica con l’integrazione dei vari sistemi.

A chiudere “Le Meraviglie del Possibile – Scene digitali” sarà lo spettacolo di teatro e nuove tecnologie CD 318. GOULD È L’ARTE DELLA FUGA, produzione di KyberTeatro in scena venerdì 30 e sabato 31 gennaio, alle 21, all’Auditorium Comunale di Piazzetta Dettori.
Glenn Gould, pianista geniale, un’icona della musica classica, ha tracciato una strada innovativa per l’artista contemporaneo. E lo ha fatto negli anni 60 attraverso un’attenta riflessione sulla comunicazione artistica. E’ stato un precursore dell’era digitale, dell’idea di assenza/presenza: al suo ritiro volontario dalle scene contrappose una sua presenza “virtuale” radiofonica e televisiva, che abbracciava un pubblico più vasto e popolare.
Lo spettacolo, un gioco sinestetico per rendere visibile l’udibile, si avvale dell’utilizzo di nuove tecnologie, come il Videomapping (spettacolare tecnica di proiezione delle immagini elaborate al computer) e il Kinect (sensore capace di registrare i movimenti del corpo umano e riprodurli). La regia e drammaturgia sono di Ilaria Nina Zedda; in scena Senio Giovanni Barbaro Dattena; la co-regia, video e luci sono di Marco Quondamatteo; le musiche a cura di Luca Nulchis; le scenografie e i costumi di Emilio Ortu Lieto; il tecnico luci Fabio Piras; il fonico e montaggio audio Roberto Corda; la sarta Cinzia Moro.

 

Tags: internazionaleLe meraviglie del possibileteatro
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