La loro pazienza sembra essere finita già da tempo. Lo stipendio (meglio, gli stipendi) di dicembre e gennaio, invece, non sono mai arrivati: i trenta giardinieri dei parchi di Terramaini, via dei Donoratico, ex Vetreria e del colle di San Michele sono sul piede di guerra. Ieri c’è stato l’incontro con il Comune, che ha condiviso appieno la loro battaglia e il loro diritto a essere pagati dalla società che si è aggiudicata l’appalto di gestione del verde nei quattro parchi. Oggi, però, tutti hanno deciso comunque di incrociare le braccia e protestare: “L’affidamento alla cooperativa Santo Stefano, in alcuni casi, è stato passato a un’altra azienda, ma continua il ritardo nell’erogazione degli stipendi”, dice Valentina Marci della Flai Cgil. “L’azienda ha anche dei problemi finanziari, ma non è giustificabile che a pagare tutto siano i lavoratori. Mancano all’appello due stipendi e ieri è stato preso l’accordo di mettere la società nelle condizioni di sanare la situazione e pagare tutto”, afferma la Marci. “Siamo però pronti a fare nuovi scioperi, da luglio a oggi gli impegni presi non sono stati rispettati o, in alcuni casi, rispettato in ritardo, comportando seri problemi per la trentina tra giardinieri e custodi”.
E loro, i giardinieri e custodi di molte delle “oasi green” del capoluogo sardo, hanno deciso di raccontarsi a Casteddu Online. Tra mutui da pagare e prestiti chiesti a parenti e amici, la situazione è tutt’altro che rosea. Anzi, tende decisamente al nero. Le loro testimonianze si possono leggere nel corso delle prossime ore sul nostro sito www.castedduonline.it










