Con un comunicato stampa emanato ieri dalle principali associazioni di categoria (ANAAO ASSOMED – AAROI EMAC – FVM – FEDIRETS), i dirigenti medici sardi, hanno portato la loro protesta davanti a Montecitorio, esprimendo una forte contrarietà verso la ridefinizione della rete ospedaliera della Regione Autonoma della Sardegna, considerato anche i rilievi fortemente critici, mossi anche dal Ministero della Salute. Ancora una volta, i rappresentanti di tutte le principali organizzazioni sindacali di categoria,” rimarcano l’incoerenza della riforma proposta dalla RAS con il DM 70/2015 e per questo motivo, richiedono l’annullamento di tutti gli atti aziendali e delle delibere regionali che hanno inciso sulla riorganizzazione della rete. In particolare i dirigenti medici, esprimono non poco stupore nei confronti dei direttori generali delle quattro aziende sanitarie (ATS, AO Brotzu, AOU Cagliari, AOU Sassari) in quanto, non curanti delle direttive ministeriali che prevedono modifiche obbligatorie entro il 31 ottobre 2018, continuano a deliberare senza nessun problema.
I dirigenti medici delle strutture sanitarie regionali, riaffermano perentoriamente che la ridefinizione della rete ospedaliera e gli atti conseguenti approvati sia dalle direzioni che dalla Giunta Regionale, andranno a peggiorare la qualità delle prestazioni lavorative del personale sanitario, veterinario ed amministrativo, aumentando le ore lavorate rispetto alle norme Europee e creando non pochi disservizi alla popolazione utente, con liste d’attesa più lunghe e offerta assistenziale minore. Con queste premesse i rappresentanti sindacali di categoria chiedono alla Giunta Regionale di annullare in autotutela sia gli atti aziendali che le deliberazioni conseguenti che comunque hanno determinato le modifiche alla organizzazione sanitaria e amministrativa delle aziende. Il comunicato conclude con un’aperta diffida nei confronti dei direttori generali e rappresentanti della RAS, affinché si astengano dal perseverare nella inosservanza delle Disposizioni Ministeriali e l’attuazione degli Atti Aziendali. I medici si riservano di attuare quanto previsto dalle norme vigenti qualora non si riscontri un cambiamento di rotta date della Regione. Si prospetta un autunno caldo per la sanità Sarda e soprattutto per i pazienti egli utenti in genere, sempre in attesa di ricevere un servizio eccellente come la forza Sanitaria Regionale è in grado di offrire”.












