C’è chi ha un figlio affetto dalla sindrome di down, chi da idrocefalia congenita e chi da altre malattie. In migliaia, da anni, sono seguiti dagli operatori dell’Aias. Proprio quella realtà che, dal 31 dicembre prossimo, rischia di perdere la convenzione con la Regione. Giovedì prossimo maxi manifestazione sotto il palazzo della Regione in viale Trento, nell’attesa la politica continua a interessarsi del caso. Ugo Cappellacci (Forza Italia) annuncia lo “sciopero della fame sino a quando la Regione non darà i soldi, stabiliti dalle sentenze dei giudici, all’Aias”. Sullo sfondo del “braccio di ferro” ci sono loro, i genitori dei ragazzi e delle ragazze seguiti nei vari centri fondati, mezzo secolo fa, dalla famiglia Randazzo.
La preoccupazione è tanta: ci sono mamme disoccupate, padri che sbarcano il lunario in qualunque modo e che non possono restare a casa 24 ore su 24 con i figli malati, e coppie che non sanno più a che santo votarsi. Cagliari Online ha raccolto le loro testimonianze, sarà possibile leggerle nel corso delle prossime ore sul nostro sito preprod.castedduonline.localmente.it .











