Un unico colpo, sparato a distanza ravvicinata fra i 40 e i 60 metri, che ha leso diversi organi e un osso dopo essere penetrata con violenza nel basso ventre: è l’esito dell’autopsia eseguita al Brotzu di Cagliari dal medico legale Roberto Demontis e durata circa 5 ore su Filippo Vidili, 50 anni, colpito da una fucilata sparata da un compagno durante una battuta di caccia venerdì scorso, primo giorno della stagione di caccia al cinghiale in Sardegna, a Sedilo. Il compagno di caccia, Marco Solinas, fratello dell’ex governatore Christian, è indagato per omicidio colposo dal sostituto procuratore del tribunale di Oristano Silvia Mascia. Ancora da chiarire se il colpo che ha ucciso Vidili sia stato di rimbalzo o diretto, lo stesso probabilmente che ha ferito anche il cinghiale. La pallottola sarà ora comparata con le altre sequestrate dai carabinieri insieme ad almeno tre fucili, quello di Vidili, di Solinas e di una terza persona che faceva parte di un’altra compagnia ma che si trovava a poca distanza.










