La tassa sui passi carrabili a Quartu? Bisogna pagarla, dopo tanti anni di assenza. C’è una società, la Abaco, incaricata dal Comune per l’invio dei bollettini di pagamento. Che, negli ultimi giorni, stanno finendo dentro le cassette della posta di tantissimi quartesi. Ma scoppia la polemica. Ad accenderla è il consigliere sardista Tonio Pani, che ha ricevuto quella che giura essere “una delle decine di lamentele da parte dei cittadini”. Nel caso specifico, un quartese, “pensionato”, ha ricevuto la notifica: dovrà sborsare quarantadue euro tondi: “Ma siamo su scherzi a parte?”, tuona Pani. “La società che sta inviando i bollettini di pagamento li sta mandando anche a chi ha solo un portoncino di un metro e quaranta. Ecco un esempio”, prosegue il consigliere sardista, che ha pubblicato sul suo Facebook una foto, da Google Maps, dove viene segnata via Tasso 24. Insomma, ci sarebbero errori nella definizione del passo carrabile, stando all’accusa di Pani.
“Riguarda decine di cittadini, chiamati a dover pagare anche se non hanno lo spazio effettivo per mettere l’automobile. Non sono l’unico consigliere che sta ricevendo, anche nelle ultime ore, lamentele. Ieri abbiamo provveduto a segnalare questa follia, meglio, questo minestrone, in commissione. Pensiamo soprattutto agli anziani che si ritrovano a dover pagare una tassa che, magari, non devono pagare ma, spinti dalla paura, la pagano lo stesso, anche perchè poi arriva la mora”. Pani teme anche “perdite di ore, tante ore, per ogni singolo cittadino che dovrà recarsi negli uffici per contestare la lettera ricevuta dalla società Abaco. Il Comune deve dare subito una strigliata alla società”.









