La spesa in sospeso per chi, a causa dell’emergenza Coronavirus, è stato costretto a dover smettere di lavorare e ha difficoltà a mettere insieme il pranzo con la cena. La maxi catena di solidarietà sta coinvolgendo, già da qualche giorno, vari minimarket e botteghe sarde. Chi entra per fare la spesa, al momento del conto, può acquistare qualche altro prodotto (pasta, pelati, zucchero, caffè, verdura o frutta) e lasciarlo dentro una cesta o un sacchetto per i meno fortunati. Una “copia”, in positivo, del caffè sospeso già in voga da anni: oggi, con tante attività produttive ferme sino a nuovo ordine, c’è chi fa fatica a far quadrare i conti senza più un’entrata sicura. E sapere di poter avere a costo zero un paio di pacchi di spaghetti o mezzo chilo di arance fa sicuramente piacere. La “moda” ha già preso piede nell’hinterland cagliaritano, soprattutto a Monserrato e nella vicina Selargius. Nei gruppi Facebook dedicati ai monserratini si può già trovare un elenco dei negozi (minimarket e botteghe, tra i pochi che possono tenere le serrande alzate in questi giorni) che hanno aderito all’iniziativa.
Nella pagina Fb di una bottega di via del Redentore a Monserrato, per esempio, l’invito a donare ha già portato dei risultati: “La bottega voleva come sempre ringraziare tutti voi clienti per averci scelto ma anche per il buon cuiore che ognuno di voi ha avuto verso quelle persone che purtroppo non hanno la possibilità di acquistare i geniri di prima necessità sia perché non hanno un lavoro ma anche per chi ha un lavoro ma in questo momento si trova in difficoltà perché le aziende o le loro attività purtroppo sono chiuse per questo momento difficile che stiamo attraversando”, scrive il titolare a corredo della foto di un cesto pieno di verdura, pacchi di pasta, vasetti di sugo di pomodoro e buste di zucchero.









