di Mario Puddu– sindaco Assemini
I vertici di Coldiretti in tour a Cagliari per il governo Renzi.
Avevo già letto qualche settimana fa dell’adesione di Coldiretti al SÌ per il referendum costituzionale di ottobre.
Ma quando l’altro ieri sono stato invitato da un caro amico asseminese, agricoltore e socio della Coldiretti, all’incontro che si è tenuto stamane alla Fiera di Cagliari, e in cui erano presenti i vertici di Coldiretti Italia, non ci ho pensato due volte a dirgli di sì, soprattutto per l’interesse che nutro per le politiche agricole della Sardegna e le sue travagliate problematiche.
Devo dire una bella manifestazione, molto partecipata, con tantissimi agricoltori provenienti da tutta la Sardegna.
Dopo il video di presentazione, molto ben fatto e curato sebbene con tante strizzate d’occhio alle politiche del governo, ha preso la parola il segretario generale della Coldiretti, Vincenzo Gesmundo, un signore che negli ultimi undici anni da dirigente ha guadagnato oltre dieci milioni di euro, una cifra pazzesca: pensate che solo nel 2014 la sua retribuzione ha sfiorato i due milioni (fonte: l’Espresso).
Davvero un bravo oratore, perché solo un bravo oratore sa alternare frasi ad effetto e populiste sulle virtù dei prodotti sardi con veri e propri spot per il governo Renzi.
Innumerevoli.
E insopportabili.
Infatti quando ha detto «stiamo girando tutte le regioni per promuovere il SÌ al referendum» non ce l’ho fatta più e ho levato il disturbo.
Ero andato per sentire parlare dei problemi dei coltivatori e allevatori della Sardegna, non di argomenti cari a Renzi e soci e di slogan pubblicitari filogovernativi. E penso anche che la stragrande maggioranza dei presenti non fossero lì per sentire la campagna per il SÌ ai referendum di ottobre.
Ci tengo a precisare che circoscrivo questa mia polemica solamente al segretario generale e ai vertici di Coldiretti e non certamente alla parte più autentica, alla base di Coldiretti, che almeno per l’esperienza che vivo io ad Assemini (e immagino che in tutta la Sardegna sia così) è rappresentata da lavoratori seri a cui mi lega stima e affetto, e per le cui iniziative la nostra amministrazione si è sempre dimostrata aperta e disponibile.
A loro, e al mondo agricolo-pastorale sardo, rinnovo tutta la mia stima e vicinanza.











