Cagliari si riscopre capitale del kebab. Dopo anni di alti e bassi, il panino speziato più famoso al mondo è tornato a far impazzire i cagliaritani: tra locali affollati fino a notte fonda, delivery e take away, oggi si contano quasi trenta kebabbari tra città e hinterland. Un’offerta variegata, che mescola tradizione araba, turca e asiatica, e che segna una nuova, travolgente “invasione” del food. E come sempre, sui social, si accende il dibattito. C’è chi resta fedele alle tradizioni e taglia corto: “Preferisco pane e mortadella”. Altri, invece, esaltano il gusto del panino speziato: “Buonissimo!! Non tutti lo fanno buono ovviamente, basta trovarlo!”. Per molti giovani, il kebab non è soltanto moda ma necessità. Un utente spiega: “Più che moda è un’esigenza. Pensate a un ragazzo di 20/25 anni con lo stipendio medio che vuole uscire con la fidanzata e che, come tutti noi alla sua età, vuole uscire spesso con un budget ridotto. A Cagliari ha poche chance: o va da un kebabbaro, o va da un cinese camuffato da giapponese”. C’è anche chi sottolinea il fattore economico: “Aumentano perché oramai non possiamo permetterci nemmeno una pizza”. Ma non mancano i più scettici: “Mai mangiato e non lo mangerò mai”. Infine, arriva la difesa dei fan più convinti: “Il kebab è molto più sano dei McDonald’s”. Insomma, che piaccia o meno, il kebab a Cagliari divide e fa discutere. Ma intanto i numeri parlano chiaro: è tornato ad essere il re del fast food.












