La maggioranza di centrosinistra al governo della Sardegna sfida il popolo di Pratobello, mette le cose in chiaro con i comitati e si riprende il ruolo nel dettare l’agenda politica, ritrovando una compattezza messa a dura prova da polemiche, fughe in avanti e silenzi delle ultime settimane. I capigruppo firmano un documento in cui chiariscono che la legge Pratobello non avrà corsie preferenziali, ovvero non entrerà in aula senza prima l’analisi delle commissioni, mentre il disegno di legge aree idonee è già calendarizzato subito dopo la discussione della variazione di bilancio il 5 novembre. Un messaggio chiaro agli avvelenatori di pozzi dentro e fuori il palazzo, ma anche il tentativo di restituire un’immagine coesa della maggioranza, dopo sei mesi già alle prese con non pochi problemi interni, come tutti sanno.
“Rendiamo noto che ieri, nella conferenza dei presidenti di gruppo del consiglio regionale, è stato stabilito che la proposta di legge “Pratobello” non potrà essere discussa direttamente in aula, senza seguire il percorso regolare. Ciò è dovuto alla concomitante calendarizzazione del disegno di legge 45, che tratta la stessa materia ed ha già concluso il proprio iter nelle commissioni”.
Questa decisione è stata presa dall’intera maggioranza, composta da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi-Sinistra, Orizzonte Comune, Progressisti, Uniti per Alessandra Todde, Sinistra Futura. Di conseguenza, i rispettivi capigruppo – Roberto Deriu, Michele Ciusa, Maria Laura Orrù, Sandro Porcu, Francesco Agus, Sebastian Cocco, Luca Pizzuto – si sono espressi in accordo. I gruppi di centrodestra, tuttavia, hanno richiesto l’inserimento all’ordine del giorno attraverso una procedura “d’urgenza”, pur consapevoli dell’impossibilità di applicarla, nel tentativo di provocare un incidente e di strumentalizzare la situazione. Si tratta di giochetti di palazzo. Ogni tentativo di mistificare quanto accaduto, o di usare le decisioni del consiglio regionale per fini intimidatori, sarà respinto dalla coalizione del Campo Largo, composta da forze politiche e persone determinate a trattare con serietà temi complessi e vitali per la Sardegna, come la transizione energetica e la protezione ambientale e paesaggistica. Con un dialogo democratico rivolto a tutti i soggetti coinvolti, la coalizione intende lavorare unicamente per la tutela della Sardegna e del suo popolo”.











