“Una situazione irreale che non può essere messa in atto con una accelerata a fine legislatura verosimilmente per appagare qualche aspettativa. Non essendo stata con molta probabilità delineata e pubblicata la rete diabetologica territoriale che possa determinare le procedure assistenziali ai pazienti diabetici, chiudere il centro diabetologico del Brotzu è una dinamica spregiudicata e un salto nel buio per pazienti e dipendenti. Il Centro del Brotzu oltre a garantire assistenza ai pazienti esterni – in carico al centro oltre 5000 pazienti- nel 2023 ha garantito a tutt’oggi 5256 visite ai pazienti esterni e 1163 prestazioni assistenziali ai pazienti ricoverati all’interno dei presidi ospedalieri San Michele e Businco. Numeri importantissimi che individuano al proprio interno migliaia di pazienti con necessità assistenziali differenti per le diverse patologie e comorbidità. In aggiunta migliaia di pazienti sono portatori di microinfusori di alta tecnologia. Resta inoltre il nodo cruciale di chi potrà garantire l’assistenza ai pazienti che arrivano al pronto soccorso, alle pazienti in gravidanza ricoverate con scompensi metabolici, ai pazienti che devono eseguire un trapianto d’organo, i pazienti oncologici, nefropatici, cardiopatici, pazienti che necessitano di un intervento chirurgico di emergenza o di elezione. Preoccupazione non solo del sindacato ma messa nero su bianco anche dalla direzione generale del Brotzu e inviata a tutti gli organismi regionali. Tutti dovrebbero indignarsi per questo oltraggio a una sanità pubblica già in completa sofferenza. In un momento così drammatico dove la sanità è messa ko dalle politiche scellerate portate avanti in questi anni, riteniamo fondamentale che si debba cercare in tutti i modi di salvare quel che di buono e valido è rimasto di una sanità pubblica oramai al tracollo. Da parte dell’Usb Sanità, cercheremo in tutti i modi di fermare questo scempio e metteremo in atto tutte le azioni di mobilitazione e di lotta”.








