Le bacche cadute dagli alberi hanno già ricreato uno strato scivoloso e pericoloso in quasi tutta piazza Garibaldi. Ma, nella piazza pedonale di Cagliari che fa da apertura alle vie dello shopping, è il problema minore. Ag agosto, piena estate, con la città invasa dai turisti, i bagni pubblici nuovi di zecca sono “chiusi per manutenzione” e, tra tre giorni, si fermerà anche la giostrina rosa. Tutto fermo, bloccato: e, siccome si tratta di un’area pubblica, servizi igienici e terreno sul quale poggia la giostra inclusi, nel mirino finisce l’amministrazione comunale di Paolo Truzzu.
I bagni pubblici sbarrati rappresentano una beffa gigantesca e fanno imbufalire Mosè Corso, titolare di una storica pizzeria della piazza e presidente del consorzio dei commercianti: “Una vergogna, bagni nuovi costati decine di migliaia di euro e già chiusi, da diverse settimane”. Il motivo? “Sappiamo che c’è stato un ingorgo, era anche venuta una ditta esperta di scarichi intasati, ma non ha risolto nulla. Così facciamo figuracce coi turisti”, osserva Corso. “I bagni li avevano aperti dopo anni di battaglie da parte di tutti noi negozianti, come si può solo pensare di chiuderli da così tanto tempo nel bel mezzo della stagione turistica? Che figura ci facciamo con chi arriva nella nostra città? Sono molto dispiaciuto per la giostrina, i feedback delle famiglie sono sempre stati positivi. Piace a loro e, naturalmente, ai bambini, partendo dai tanti che vivono nel rione di Villanova. Truzzu deve cercare di intervenire in tempi rapidi per salvare la giostrina e riaprire i bagni”.
La titolare della giostrina è Carmen Duville. Cavallucci, mongolfiere e aeroplani stanno per fermarsi dopo quasi due mesi: “Ho iniziato il 9 giugno, con la concessione del suolo pubblico pagata regolarmente. Tra tre giorni dovrò fermarmi e smontare tutto, chiedo al sindaco di farmi lavorare almeno sino a Ferragosto, visto l’alto afflusso di persone, sino a sera, nella piazza Garibaldi. Certo, i bambini dopo le ventuno non ci sono più, ma resto aperta sino a tardi anche per garantire luci e sicurezza”, racconta una delle più note giostraie cagliaritane. “Tante famiglie mi hanno già mostrato la loro solidarietà, dicendo che la piazza senza la giostrina tornerà ad essere spenta e triste”. E, inoltre, la Duville vorrebbe sfruttare le altre due date dello shopping sotto le stelle: “Con i negozi aperti sino a mezzanotte potrò lavorare bene. Spero che il Comune faccia, quanto prima, un nuovo bando per l’assegnazione dello spazio”.










