In attesa della decisione del Tar contro l’esclusione dalle rotte in continuità territoriale, Ita Airways, la new co. nata dalle ceneri di Alitalia, taglia completamente fuori dalle sue rotte la Sardegna, finora una delle regioni più servite in assoluto dalle compagnie di bandiera. Nessun collegamento è infatti previsto fra l’isola e gli scali delle altre regioni italiane. La decisione sulla sospensiva da parte dei giudici amministrativi potrebbe arrivare già in settimana: Ita ha presentato un doppio ricorso, contro l’esclusione dal primo bando in emergenza e contro la procedura privata avviata dalla regione quando il bando è fallito. Le rotte, come ormai noto, sono state affidate alla spagnola Volotea, che ha annunciato nuove assunzioni in Sardegna ed è ancora in una fase di assestamento per quanto riguarda i costi aggiuntivi, su bagagli e modifica voli per esempio, che in regime di continuità non possono essere conteggiati, sempre che nel contratto la clausola sia stata blindata.
A mettere il carico da novanta sul malumore di Ita è stato l’intervento in consiglio regionale dell’assessore dei Trasporti Giorgio Todde, che ha detto che Ita non aveva ancora gli aerei per poter garantire la continuità aerea ai sardi. La compagnia ha immediatamente annunciato querela contro l’assessore leghista, accusato di affermazioni lesive. Una battaglia su tutti i fronti, insomma, in un clima esasperato dalla continua e mai risolta emergenza della situazione trasporti in Sardegna.












