Insegna pedagogia e, quando ritornerà dietro la cattedra della scuola, spera di poter inculcare ai suoi alunni il valore del “senso civico”. Silvia Itzi, 41enne di Cagliari e all’ottavo mese di gravidanza, da quando ha il pancione si trova costretta, quasi ogni giorno, a dover “litigare” per far valere un suo semplice diritto: quello di poter parcheggiare negli stalli rosa tracciati sia in città dal Comune sia all’esterno dei centri commerciali. Poter piazzare le ruote della sua auto in quel quadrato, stando alla sua lettera-denuncia, somiglia a un’impresa titanica. Tutta colpa dei “furbetti” che, fregandosene di tutto e di tutti, lasciano la macchina nei metri dedicati a chi aspetta un figlio. “Sto avendo a che fare con la maleducazione e lo scarso senso civico di molti cittadini. I parcheggi rosa , anche definiti di cortesia, non sono altro che un’opportunità reale per dimostrare che, di cortesia, ne esiste ben poca. Sono, anzi, dimostrazione di maleducazione e di senso civico assente di molti che spesso li occupano senza reale motivo”. La donna non fa un elenco delle vie di Cagliari perchè, semplicemente, si fa prima a dire che “sono sempre occupati”.
Martedì scorso, fuori da un market, una signora “di almeno sessant’anni mi ha soffiato il parcheggio rosa da sotto il naso. I furbetti” agiscono “soprattutto nei parcheggi dei vari supermercati. Le volte che mi è capitato di far notare agli interessati la ‘furbata’, il più delle volte mi son sentita rispondere che non avrebbero spostano la macchina perché tanto ci avrebbero messo 5 minuti. Intanto, io ho dovuto parcheggiare distante”.











