Ha cinquantadue anni e soffre di patologie respiratorie da sempre, Salvatore Contu, cagliaritano: “Sono asmatico dalla nascita”, spiega. La sua “casa” a livello di servizi medici e cure, “da circa vent’anni”, è l’ospedale Binaghi. Che però, negli ultimi mesi, a detta di Contu non riesce a garantirgli servizi puntuali: “Vengo qui una volta ogni sei mesi, ma col Coronavirus si sono allargati i tempi, ho visto anche che c’è meno personale. Se ti programmano una visita, poi, i tempi si allungano anche sino a tre o quattro mesi”. Di attesa. E di incertezza, quindi: “Mi curo seguendo le varie terapie che conosco benissimo, ma mi mancano i controlli. È una situazione da risolvere. Inoltre, non assumono più nessuno e c’è carenza di personale”, nota Contu.
Paura? “Per la salute? Per ora mi reggo ancora sulle mie gambe, ma a sessantacinque o settant’anni non so se ce la farò a continuare così. Lo Stato deve assumere più personale, e anche la Regione deve fare la sua parte”.










