Incendi in Sardegna,”fatalità? sfortuna? No, questa è una guerra e c’è chi è pronto a morire per salvare la terra”

Lo sfogo del sindaco di Nughedu San Nicolò, Michele Carboni, sulla piaga degli incendi in Sardegna, che hanno colpito gravemente anche il territorio che amministra: “Fatalità? coincidenza? sfortuna? No niente di tutto ciò. Questa è una guerra. Una guerra in piena regola fra noi e questi criminali che va combattuta con tutte le forze che abbiamo.  Anche oggi dobbiamo la sopravvivenza del nostro territorio agli uomini che erano pronti a morire sul campo”


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

L’amara riflessione del sindaco di Nughedu San Nicolò, sulla piaga degli incendi che sta devastando quest’estate la Sardegna, e che ha distrutto anche centinaia di ettari del territorio che amministra.

“Fatalità? coincidenza? sfortuna? No niente di tutto ciò. Questa è una guerra. Una guerra in piena regola fra noi e questi criminali che va combattuta con tutte le forze che abbiamo.  Anche oggi dobbiamo la sopravvivenza del nostro territorio agli uomini che erano pronti a morire sul campo.  E non sto esagerando.

Occorre esserci e viverle queste situazioni per capire cosa voglia dire andare incontro alle fiamme, a quella colonna di fumo che curva dopo curva si fa sempre più cupa e spaventosa.  A pensarci bene è un gesto totalmente innaturale.  L’istinto ti dice di tornare indietro e invece qualcosa ti spinge a non fermarti.  E poi ci sono gli occhi di chi è sul fronte del fuoco. Agenti, coordinatori, operai, volontari.  Hanno tutti lo stesso sguardo arrossato, stanco ma incredibilmente determinato.  E Non si arretra di un metro.

Per i ringraziamenti potete guardare quelli che abbiamo fatto il 7 Luglio.  Sono sempre gli stessi.  Il Dottor Muntoni, presente sul posto a tempo di record, il Dottor Casula,  l Assessore Lampis, il Corpo Forestale.  Tutto l’apparato di Forestas.  La Protezione civile, la compagnia Barracellare, i vigili del fuoco e l’arma dei carabinieri.

Ai volontari invece, oltre al ringraziamento, devo una birra per avermi riaccompagnato a casa ad operazioni concluse.

Giusto un appunto. Sempre il solito.  Le guerre si vincono con gli uomini sul campo e noi non ne abbiamo più e fra qualche anno sparirà tutto l’apparato che oggi ci ha salvato.  Questo però è solo compito della politica. Io sull’elicottero non ci ero mai salito fino a quest’anno, ma ora sta diventando un abitudine di cui posso fare molto volentieri a meno.  Che noi siamo gente di terra.


In questo articolo: