La proposta di legge che ha fatto un boom di firme in tutta la Sardegna è chiara: no alle speculazioni, partendo da quelle che sarebbero legate all’eolico. In migliaia, da tutta l’Isola, hanno raggiunto Cagliari, direzione Consiglio regionale di via Roma. Lì, tra tante bandiere dei Quattro Mori e cartelli con slogan sin troppo chiari, hanno dato vita a una lunga non stop, intramezzata da interventi di rappresentanti di associazioni, lavoratori e semplici cittadini, giovani e anziani, con la consegna dei plichi con le oltre 210mila firme raccolte in tutti i Comuni avvenuta in modalità “catena umana”. le tante scatole sono passate da una mano all’altra, con semplici cittadini e sindaci uniti nella battaglia. Tra chi ha manifestato in prima linea il sindaco di Orgosolo, Pasquale Mereu, che ha invitato tutti i suoi colleghi a togliersi la fascia tricolore: “Adesso l’Italia è contro la nostra Sardegna”. Tra la folla anche vari consiglieri regionali, quasi tutti di opposizione, da Fratelli d’Italia a Forza Italia passando per Sardegna 2020.
Alla manifestazione si sono uniti anche i professori dei Cobas, impegnati in un’altra battaglia. Mentre i contrari all’assalto eolico manifestavano nel mega spiazzo esterno del Consiglio tra via Lepanto e via Porcile, loro erano nel lato dei portici di via Roma. Si sono voluti unire per confermare il comune intento, ovvero il “no” a qualunque speculazione mascherata in Sardegna. Sarà compito della Regione, ora, valutare e definire come utilizzare le oltre 210mila firme della proposta di legge.











