Una lettera scritta e mai spedita. E una protesta furibonda sui social che affossa la prima concreta proposta per l’amministrazione per la gestione della spiaggia libera a Cagliari nell’estate dell’emergenza Covid.
La storia. Tutto nasce nella mattina di ieri quando circolano i primi rumors su un piano che Confesercenti sta presentando per la fruizione sicura della spiaggia libera del Poetto. L’Inail chiede distanziamento, contingentamento, capienza massima, turnazioni orarie e prenotazioni, anche con l’ausilio di sistemi tecnologici. Confesercenti, che già nel recentissimo passato ha offerto contributi al Comune che si sono poi rivelati determinanti per le decisioni dell’amministrazione (mercatini, ristoranti, ecc), scrive una propria proposta da spedire all’indirizzo dell’assessore al Turismo di Cagliari Alessandro Sorgia: un piano fatto di nastri per delimitare gli spazi, app anti assembramento, fotocellule e parchimetri per i ticket per l’accesso alla spiaggia e per garantire quelle turnazioni che avrebbero messo tutti in condizioni di farsi il bagno e prendersi il sole per qualche ora in totale sicurezza. Il tutto in linea con le indicazioni dell’Inail.
L’ipotesi pagamento. Nella lettera spedita a Sorgia non compare, ma i dirigenti di Confesercenti, interpellati sull’argomento, hanno ammesso di aver ragionato anche dell’ipotesi di un pagamento simbolico (“anche 10 centesimi”) per il ticket per coprire i costi che l’amministrazione avrebbe dovuto affrontare per l’installazione dei parchimetri e per retribuire i ragazzi che avrebbero dovuto sorvegliare sul corretto svolgimento di tutte le procedure. E lo stesso Sorgia, intervistato, alla domanda esplicita: “Può escludere l’ipotesi che quest’estate in spiaggia libera si vada a pagamento?”, ha risposto: “No. Non lo posso escludere”.
La rivolta e la retromarcia. Nella tarda serata di ieri spunta la lettera di Confesercenti, firmata dal presidente Marco Medda, spedita all’indirizzo dell’assessore al Turismo del Comune di Cagliari e datata 12 maggio 2020. La lettera viene pubblicata e il testo scatena la rivoluzione sui social. Nasce una pagina Facebook di contestazione che in poche ore conquista migliaia di adesioni. Dopo la tempesta, Confesercenti stamattina spiega di non essere riuscita ieri a spedire la proposta scritta all’assessore e ammette poi, in comunicato, di aver ritirato la proposta dopo il “polverone” scoppiato su Facebook.
Sorgia stamattina manderà poi delle precisazioni per spiegare che la lettera di Confesercenti non è mai arrivata al Comune e che la spiaggia libera resterà tale e che nessuno sarà costretto a pagare per andare al mare. E anche il sindaco Truzzu conferma che questo è l’orientamento dell’amministrazione cagliaritana.
Ma restano in piedi tutti i nodi: se, come sembra, la Regione darà il via libera per le riaperture delle spiagge da lunedì 18, come sarà gestita la fruizione della spiaggia libera del Poetto alla luce delle severe prescrizioni dell’Inail?
Il testo integrale. L’unica proposta concreta arrivata in questo momento è quella che Confesercenti ha scritto (e mai spedito) all’assessore Sorgia. Ecco il testo integrale:
<<Spett.le Comune di Cagliari
Alla C.A. Assessore Attività Produttive Dott. Alessandro Sorgia
Cagliari, 12/05/2020
Oggetto: proposta per utilizzo delle spiagge libere
Gent.mo Assessore Sorgia,
con la presente la Confesercenti intende dare il suo contributo per meglio utilizzare le zone balneari non occupate da concessioni. Riteniamo che, in considerazione della situazione sanitaria nella quale ci troviamo, sia opportuno che le due “linee guida” debbano essere il contingentamento e il distanziamento; si tratta due linee difficili da applicare nelle spiagge ampie del nostro territorio; riteniamo però importante dare il nostro supporto. Il primo intervento dovrebbe essere quella di delimitare il litorale, da far fruire in lotti di spiaggia di varie dimensioni per le parti più grandi, mentre per quelle più piccole la delimitazione è, di per se, naturale. Una volta stimata la ampiezza della porzione di spiaggia presa in considerazione, la stessa si può delimitare maniera semplice, così come avviene con le porzioni di spiaggia date in concessione, e si calcola il numero di persone che possono soggiornarvi con un distanziamento accettabile e con un tempo di utilizzo dello spazio limitato in ore, per poter avere una rotazione dei bagnanti tale da soddisfare più fruitori possibile. La nostra ipotesi, in buona sostanza, si estrinseca in un tentativo di creare la rotazione tra i bagnanti. Dopo aver quindi delimitato le aree, occorre definire una serie di varchi in entrata, controllati da un “parchimetro” che rilascia un biglietto orario al bagnante; in questo modo il bagnante sarà autorizzato a stare in spiaggia fino alla scadenza del tempo concesso e, esaurito lo spazio, il parchimetro smette di rilasciare biglietti in entrata. Alla scadenza del tempo di concessione il bagnante deve lasciare la spiaggia da un varco in uscita e verrà registrato da una fotocellula che segnalerà al parchimetro la possibilità di rilasciare biglietti in entrata nel caso la spiaggia abbia esaurito la sua capienza, nel caso la spiaggia abbia ancora capienza il bagnante non deve far altro che rinnovare il tempo disponibile. Questo consente agli organi di controllo ,nel caso rilevino un eccessivo affollamento in una porzione di spiaggia di verificare eventuali trasgressori, e nel caso sanzionarli. Per rendere più efficace la azione di controllo stiamo contattando una applicazione che registra l’eccessivo affollamento e automaticamente segnala agli organi di controllo la anomalia così, da poter avviare un controllo selettivo puntuale ed efficace.
A disposizione per ogni eventuale chiarimento, cogliamo l’occasione per porgere un cordiale saluto.
Il Presidente Provinciale Marco Medda>>









