Ha violato i sigilli ed è entrato nella casa sotto sequestro di San Sperate lo scorso 5 luglio, quando ancora il corpo di Francesca non era stato trovato, ma è stato visto e segnalato dai vicini di casa. Ora Andrea Deidda, il fratello della 42enne scomparsa da San Sperate il 10 maggio e ritrovata cadavere in un borsone dopo oltre due mesi, attraverso il suo avvocato Gianfranco Piscitelli ha denunciato per violazione dei sigilli il padre di Igor Sollai, Ignazio. Che si è infilato in casa a cercare qualcosa per poi uscire dopo circa un quarto d’ora.
Che cosa Ignazio Sollai stesse cercando non si sa. A chi gli ha chiesto spiegazioni, ha detto di essere andato a prendere effetti personali da portare a suo figlio, in carcere a Uta con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Tutti elementi che ora, alla luce della denuncia in procura, dovranno essere accertati.
Che sia stata la casa di San Sperate la scena del delitto ormai è fuori discussione: Francesca era sul divano, quasi certamente dormiva, quando il suo assassino le ha fracassato il cranio, nella zona della fronte, con un oggetto di circa dieci centimetri, molto pesante. Poi ha messo Francesca nel borsone, dove i resti sono stati trovati in posizione fetale, e l’ha abbandonata nelle campagne di San Priamo, a Sinnai.
Sollai dal carcere continua a proclamarsi innocente. Nei prossimi giorni sarà nuovamente interrogato.
Ha collaborato Ennio Neri











