Diabetici sardi, il farmaco salvavita Baqsimi sarà gratuito, esulta Gianluca Mandas, uno dei promotori dell’iniziativa che chiedeva un intervento tempestivo da parte delle istituzioni per sollecitare l’immediato reintegro in fascia A o la totale rimborsabilità del farmaco, in particolare per i diabetici in età scolastica. “Questa decisione aiuterà molte persone, in particolare bambini e giovani, a continuare a usufruire di un farmaco fondamentale per la gestione dell’ipoglicemia.
È un importante passo avanti che dimostra come, agendo per il bene comune e con la dovuta sensibilità si possano ottenere risultati concreti” esprime Mandas.
Il Consiglio Regionale ha infatti approvato un emendamento, “nato anche a seguito della nostra denuncia insieme alle Associazioni dei malati di diabete, che prevede la presa in carico da parte della Regione delle spese per l’acquisto del farmaco salvavita.
Continuiamo a lavorare con determinazione per tutelare i diritti e la salute, senza mai smettere di lottare per una sanità sempre più equa e inclusiva”. I fatti: poche settimane fa l’appello lanciato dal politico asseminese che, dopo aver accolto e appoggiato le proteste disperate dei diabetici e delle famiglie dei piccoli malati, ha deciso di sostenere la battaglia per riportare in fascia A il medicinale. “Una decisione incomprensibile e inaccettabile, specialmente considerando i benefici che ha portato a tantissimi bambini e alle loro famiglie” aveva spiegato Mandas. Oltre 140 euro il prezzo del farmaco salvavita, il diabete “solo in Sardegna colpisce 1 bambino ogni 150. “Questo farmaco ha rivoluzionato la vita dei diabetici, in particolare dei bambini a scuola. Infatti la sua somministrazione tramite spray ha reso più semplice e veloce un intervento d’urgenza in caso di ipoglicemia”. Il ministero della sanità, ha spostato il Baqsimi in fascia C, “mettendo a rischio l’accesso a questa soluzione vitale.
Una decisione incomprensibile e inaccettabile, specialmente considerando i benefici che ha portato a tantissimi bambini e alle loro famiglie”. In Emilia Romagna e in Sardegna, ora, il farmaco è nuovamente accessibile.











