Il Castello di Bosa, un luogo ricco di fascino e storia su cui aleggia la triste storia della marchesa Malaspina, che visse nella fortezza con il marito. Una leggenda che narra dei soprusi subiti dalla marchesa a causa della gelosia sconfinata del marito nei suoi confronti, fino ad arrivare al terribile gesto di mozzarle le dita di entrambe le mani ossessionato da un ipotetico tradimento.
La leggenda. Il marchese Malaspina, proprietario del castello, e geloso della bellissima moglie, fece costruire un passaggio sotterraneo che dal castello conduceva alla cattedrale, in modo che la marchesa potesse partecipare quotidianamente alle funzioni religiose, senza però essere vista da occhi indiscreti. Un bel giorno il marchese, uomo violento, in preda a un raptus di gelosia per un’immaginaria colpa di tradimento da parte della moglie, afferrò un coltello e tagliò le dita delle mani della marchesa. Avvolse le dita in un fazzoletto e lo mise in tasca. Dopo qualche ora si incontrò con gli amici, e dimenticatosi del folle gesto e avendo bisogno del fazzoletto lo tolse dalla tasca facendo cadere le dita di fronte allo sguardo esterrefatto dei compagni, ed a furor di popolo fu preso ed imprigionato.
La leggenda non racconta ciò che avvenne della bella Marchesa, ma la fantasia del popolo narra che lo spirito della giovine donna errasse in quegli stessi luoghi dove era stato soppresso il corpo non potendo trovar pace per l’eternità. Secondo una variante le dita dell’innocente sposa, pietrificate come rocce, si troverebbero presso il castello, e un’altra variante ancora narra che quelle rocce dette “Sos Testimonzoso”, sarebbero i testimoni dell’atroce fatto rimasti impietriti dall’orrore. La leggenda della marchesa Malaspina viene ripercorsa nel video realizzato da Droneimagine di C.M.L. Srl per Sardegna Promozione. Foto dal web.













