I reati contro le donne crescono dell’8%: 109 ammazzate in Italia nel 2021, escalation senza fine

Fanno rabbrividire i dati del Viminale resi noti in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. La maggior parte delle vittima ha fra i 31 e i 44 anni, crescono anche le costrizioni al matrimonio e le deturpazioni al viso. L’8% delle vittime è minorenne.


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Numeri che fanno paura, come sempre e sempre di più. Su un totale di 263 omicidi volontari compiuti in Italia dal 1° gennaio al 21 novembre 2021, 109 hanno riguardato donne. Lo rende noto il Viminale. Di questi, 93 sono avvenuti in ambito familiare-affettivo e, in particolare, 63 per mano del partner o dell’ex partner. Dati che in percentuale mostrano un aumento consistente delle vittime di genere femminile (+8%) rispetto allo stesso periodo del 2020. In crescita anche tutti i delitti commessi in ambito familiare-affettivo che passano da 130 a 136 (+5%). Anche in questo caso è significativo l’aumento delle vittime donne (+7%), e tra queste quelle uccise per mano del partner o dell’ex partner (+7%). Sono i dati che emergono dal report sugli omicidi volontari aggiornato settimanalmente dal servizio analisi della Polizia Criminale, con un focus sulle vittime di genere femminile. 

Dall’introduzione del ‘Codice Rosso’ le Regioni in cui, in valori assoluti, si è registrato il maggior numero di violazioni sono la Sicilia, il Lazio e la Lombardia. Quelle, invece, in cui se ne sono verificate meno sono la Valle d’Aosta, il Molise e l’Umbria. E’ quanto emerge dal punto pubblicato sul sito del Viminale in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Sempre secondo il report del Viminale, la maggior parte delle donne offese ha un’età compresa tra 31 e 44 anni (36% nel periodo 2020 e 34% in quello 2021) e seguono quelle di età compresa tra i 18 e 30 anni (22% in entrambi i periodi). Nei primi dieci mesi del 2020 e del 2021, la percentuale di vittime minorenni si attesta all’8%. 

Le vittime tra i 45 e i 54 anni incidono per il 24% nel 2020 ed il 23% nel 2021; quelle tra i 18 e 30 anni rappresentano il 19% nel 2020 e 20% nel 2021. n entrambi i periodi parziali del biennio esaminato gli autori minorenni si attestano sul 2%.

Tra i dati emersi dal report si evince che dal 1°gennaio al 31 ottobre 2021 sono aumentate del 10% le violazioni dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e dei divieti di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa (da 1.584 a 1.740). Dall’entrata in vigore del Codice rosso sono stati 4.234 i casi in tutta Italia, in particolare Sicilia (585), Lazio (452), Lombardia (398), Piemonte (386) e Campania (340) sono le regioni con il maggior numero di violazioni.

Aumentano anche le costrizioni o induzioni al matrimonio ha fatto registrare nel periodo in esame un considerevole aumento (+143%, da 7 a 17) legato alla progressiva conoscenza della nuova norma e la maggiore propensione alla denuncia. Si tratta di un fenomeno che riguarda nell’86% dei casi donne, di cui il 68% di nazionalità straniera. Incremento rilevante dei casi di “revenge porn” (+45%). Le vittime di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, che dall’entrata in vigore del Codice rosso ha registrato complessivamente 2.329 reati denunciati, sono nel 73% dei casi donne, italiane (87%), maggiorenni (82%).

Crescono i reati di deformazione dell’aspetto della persona con lesioni permanenti al viso (+35%, da 46 a 62). In totale dall’entrata in vigore della legge sono stati 143 i delitti commessi. Le vittime donne sono il 22%, gli autori sono nel 92% dei casi di sesso maschile. 


In questo articolo: