Referendum sulle piste ciclabili: si accende lo scontro in vista delle comunali. Il candidato Giuseppe Farris sabato scorso ha presentato un’inizia politica che ha fatto discutere: una consultazione popolare per chiedere lo stop alle piste ciclabili in centro città.
E oggi arriva la dura risposta di Giulia Andreozzi, consigliera comunale cagliaritana di centrosinistra: “Va bene che in campagna elettorale vale tutto, ma dovrebbe anche spiegare che, se pure vincesse l’opzione favorevole all’eliminazione, questo non potrebbe in alcun modo accadere. Le piste ciclabili cittadine”, ha aggiunto, “sono infatti finanziate con fondi nazionali e europei vincolati alla realizzazione di queste infrastrutture. Avete idea di quante decine di milioni di euro il comune dovrebbe restituire se le eliminasse? La sua proposta è una presa in giro pura e semplice, per accaparrarsi i voti di quei cagliaritani, pochi per fortuna, contrari alla mobilità sostenibile. Un po’ di serietà”, conclude, “non guasterebbe, anche quando si cercano voti per le proprie ambizioni personali”.
In serata la replica di Farris: “Le piste ciclabili sono state realizzate in assenza dell’obbligatorio studio ex ante di fattibilità tecnico-economica e dell’altrettanto obbligatoria attività di monitoraggio ex post. Sono percorse, per ragioni di mobilità da meno di 100 utenti al giorno (fonte Fiab), l’unica presa in giro è l’indicazione , sparata a casaccio, di decine di milioni di euro da restituire (indichi, se ci riesce, la Consigliera Andreozzi la fonte e il metodo di calcolo). Sono pronto a un confronto pubblico sul tema con il candidato Sindaco (non con la Consigliera Andreozzi), di qualunque schieramento politico, che aderisca a queste tesi contrarie. Rattrista”, conclude, “infine, leggere di un’ esponente di centrosinistra che, anziché promuovere, osteggia il ricorso a strumenti di partecipazione popolare”.











