Giulia Tramontano, 29 anni e incinta di sette mesi di Thiago, è stata uccisa con almeno37 coltellate di cui due al collo che hanno reciso la carotide e la succlavia – l’arteria sotto la clavicola, dal compagno Alessandro Impagnatiello. Sono i primi elementi emersi dall’autopsia condotta all’Istituto di medicina legale di Milano con gli accertamenti dei consulenti della Procura, coordinati dal professore Andrea Gentilomo, insieme a specialisti per la parte tossicologica ed entomologica. Da quanto si apprende le ferite si concentrano sulla parte alta del corpo e non è stato colpito il feto della ragazza, incinta al settimo mese di gravidanza. Le ferite sembrano compatibili con il coltello indicato dal compagno reo confesso. Ci sarebbe una coltellata anche in viso, due dietro la schiena e alcune che hanno perforato i polmoni.
Non c’è invece nessuna traccia di lesioni da difesa. Per gli esami tossicologici – che dovrebbero dimostrare la presenza o meno di sostanze nel corpo di Tramontano a cominciare dal veleno per topi trovato nello zaino di Impagnatiello – servirà più tempo.
Non è stato infine possibile datare e fornire un orario preciso della morte di Giulia Tramontano, per il momento, perché il fuoco appiccato due volte da Impagnatiello nel tentativo di disfarsi del corpo della giovane ha provocato ustioni molto estese e alterato i tessuti.











