Traffico illecito di influenze e tentata estorsione. Queste le accuse per Giovanni Satta, vicepresidente del gruppo Psd’Az, agli arresti domiciliari. Quello di Satta è un nome noto alle cronache per la vicenda del 2016, quando dovette giurare da consigliere mentre si trovava in carcere.
Giovanni Satta, Psd’Az, è nato a Sassari nel 1966. Laureato in Giurisprudenza, è stato amministratore della ditta Gsm Graniti di Buddusò, paese del quale è stato sindaco dal 2000 al 2010. Nel 2016 entra per la prima volta in consiglio regionale. Fu proclamato consigliere mentre si trovava in cella nel penitenziario di Sassari perché coinvolto in un processo per traffico di droga tra bande sarde e albanesi. Fu poi assolto da ogni accusa. Nel 2019 fu eletto consigliere regionale nelle liste del Psd’Az.
Oggi l’arresto ordinato dalla procura di Cagliari per una vicenda che ruota attorno alla vendita della Rsa Villa degli Ulivi di Monastir. Satta, attraverso i legali Angelo Merlini e Gianluca Aste, respinge le accuse si dichiara assolutamente estraneo alla vicenda e tranquillo sull’operato della magistratura.











